AresGate,Tarallo su Rosalinda Cannavò: “Ha mentito, so io cosa c’è dietro”

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Credo che lei non si sia resa conto del male che mi ha fatto e che fa anche a Teo.

Nel salotto di Massimo Giletti, ancora una volta ha deciso di parlare Alberto Tarallo, dicendo la sua sull’inchiesta che lo vede coinvolto.

Io lo so cosa c’è dietro: è una sporca storia di soldi, di una persona che non era riuscita a ingannare Teo.

Teo è stato la mia vita, non posso pensare che ci siano persone così malvage dentro che possano farmi una cosa così

Alberto Tarallo da Massimo Giletti è tornato a parlare del caso AresGate e non ha risparmiato parole dure nei confronti di Rosalinda Cannavò. (Formatonews)

Su altri media

Nella serata di ieri l’attrice Rosalinda Cannavò ha condiviso su Instagram una Storia, postando una foto del suo volto che risalirebbe a un periodo non facile della sua vita. Foto: account Instagram Adua Del Vesco (Gossipblog)

«Credo che lei non si sia resa conto del male che mi ha fatto e che fa anche a Teo. Prosegue la guerra fredda fra Alberto Tarallo e Rosalinda Cannavò, nota anche con lo pseudonimo di Adua Del Vesco. (Bluewin)

Alberto Tarallo non ha aggiunto molto a ciò che era stato già detto se non un nuovo “quadro” personale di Rosalinda Cannavò che non ha avuto modo di intervenire per la seconda volta di fila Alberto Tarallo ospite dell’ultima puntata di Non è l’Arena in onda su LA7, ha nuovamente parlato dell’AresGate e di Rosalinda Cannavò. (Blog Tivvù)

Questa è una sporca storia di soldi, una sporca storia, e forse dietro c’è una setta, ma non eravamo certamente noi” Non l’ha raccontato solo a me, ma ad altra gente e lì c’era anche il padre. (OptiMagazine)

Perché credo che Teo si stia rivoltando nella tomba». «Prego Adua, se veramente vuole bene a Teo, di dire tutta la verità - prosegue Tarallo - (Yahoo Notizie)

Alberto, poi, ha esortato Adua a raccontare finalmente la verità e a smettere di inventare storie false. L’ex agente ha dichiarato di aver voluto sempre molto bene all’attrice e di averla trattata meravigliosamente. (Kontrokultura)