Quota 100, Flop di domande: solo 380 mila pensionati a fine 2021
Flop di domande. L’Upb certifica che al 31 dicembre 2021, le domande complessivamente accolte nel triennio 2019/21, sono state poco meno di 380.000, ampiamente al di sotto delle attese.
In totale, infatti, sono state 380 mila le domande al 31 dicembre 2021, al termine dei tre anni di operatività.
A ricorrere a quota 100 sono stati soprattutto gli uomini.
L'età media alla decorrenza è attestata a poco al di sopra di 63 anni, mentre l'anzianità media è di 39,6 anni
Quota 100 si è rivelata meno appetibile del previsto. (Pensioni Oggi)
La notizia riportata su altri giornali
Inoltre, al di là dei limiti in termini di budget, l’introduzione di Quota 41 per tutti non avrebbe neppure particolari vantaggi per i lavoratori. Gli scenari possibili. Ad ogni modo, l’Inps non boccerebbe soltanto l’ipotesi di Quota 41 per tutti, ma anche la flessibilità a 64 anni in cambio del ricalcolo contributivo (Scuolainforma)
In pratica, hanno aderito a Quota 100 tra i 150mila e i 200mila lavoratori in meno rispetto a quelli attesi. Il sindacato avalla quindi tutte le proposte che intendano superare la Legge Fornero introducendo Quota 100 o 102 “flessibile”, come quella di Antonello Orlando, esperto della Fondazione studi consulenti del lavoro (Orizzonte Scuola)
Ed è proprio grazie all’elevata contribuzione che gli assegni di pensione sono risultati mediamente alti, soprattutto per i lavoratori dipendenti. Su 379.860 domande accolte con Quota 100 – dice l’Inps – 186.298 sono di lavoratori dipendenti privati, 119.320 di dipendenti pubblici e 74.242 di autonomi. (InvestireOggi.it)
Intanto, confermato il flop di Quota 100: tra il 2019 e il 2021 le domande accolte di pensionamento in “Quota 100” sono state poco meno di 380 mila, un numero ampiamente sotto le attese. Fonte: 123RF pensioni. (QuiFinanza)
(Adnkronos) - La misura del pensionamento anticipato con Quota 100 ha visto un’adesione limitata in tre anni, da quando è stata avviata. A fine 2021 sono state 380mila le adesioni. (ilmessaggero.it)
Il che è francamente irrealizzabile, anche perché il premier Mario Draghi ha messo il veto su qualsiasi riforma pensioni che non sia finanziariamente sostenibile. Quota 41, quindi, come vorrebbero i sindacati e come propone la Lega rischia quindi rimanere un sogno nel cassetto e uno slogan elettorale (InvestireOggi.it)
