Cassano: "Oggi non ci sono più i numeri dieci come Totti"

Il Romanista SPORT

Adesso trovatemene uno su quel livello, fatemi un nome".

L'ex fantasista della Roma Antonio Cassano ha concesso un'intervista al quotidiano La Repubblica, mettendo in evidenza come nel calcio di oggi ci sia una minore tecnica rispetto a quando giocava lui: "La qualità tecnica si è abbassata.

Quando giocavo io come numeri dieci c'erano Totti, Zola, Del Piero e Pirlo.

L'ex giallorosso ha parlato poi dei talenti italiani in Serie A, tra cui il centrocampista del Brescia Tonali, che ha esordito da poco nella Nazionale di Roberto Mancini: "Lui è un incontrista, non è un numero dieci". (Il Romanista)

Ne parlano anche altri media

Sarri ha guadagnato mille punti con la storia di Ronaldo”. Su Repubblica una lunga intervista ad Antonio Cassano. Quando gli chiedono chi vincerà lo scudetto, Cassano non esita a indicare l’Inter. (IlNapolista)

Se ci fosse uno con la sua competenza e con la calma di Ausilio, sarebbe il direttore sportivo ideale". Intervistato da Repubblica l'ex attaccante dell'Inter, Antonio Cassano, ha parlato della lotta scudetto, del corso a Coverciano per direttore sportivo e della lotta aperta fra Inter e Juventus. (Calciomercato.com)

Antonio Cassano si è ormai completamente tuffato nella nuova avventura da commentatore per Tiki Taka, ma in contemporanea ha svolto il corso da direttore sportivo a Coverciano. "L'ho appena finito - racconta a Repubblica - Il migliore che ho ascoltato è Walter Sabatini, il più competente. (Fcinternews.it)

Quando giocavo io come numeri dieci c’erano Totti, Zola, Del Piero e Pirlo. Adesso trovatemene uno su quel livello, fatemi un nome. (ForzaRoma.info)

foto di Daniele Buffa/Image Sport. Nella lunga intervista rilasciata a Repubblica, l'ex attaccante Antonio Cassano ha parlato anche della Sampdoria: "Ranieri salverà la Samp. Non capisco perché i tifosi, di colpo, dopo sei anni abbiamo preso a contestarlo. (TUTTO mercato WEB)

Un allenatore che ti dà due o tre linee di gioco, ma poi dalla trequarti in avanti ti lascia libero e non ti ingabbia. L'ex attaccante, ora commentatore sulle reti Mediaset, ha parlato a La Repubblica, e ha motivato così questa sua sensazione: "L'Inter mi ricorda la Juve del primo anno di Conte. (TUTTO mercato WEB)