L’abbraccio di Prato al Mille Miglia show Città in festa per la parata delle auto gioiello

Una festa che Prato si meritava, specie alla luce del difficilissimo momento che abbiamo dovuto attraversare

Festa doveva essere e festa è stata per la Mille Miglia, che per la prima volta nella sua storia è transitata da Prato, in occasione della terza tappa della storica corsa.

Dopidiché è stata la volta delle 375 auto storiche che partecipano alla affascinante rievocazione: pezzi rarissimi da collezione, che hanno esaltato soprattutto i più esperti tra il. (LA NAZIONE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

"Un'emozione incredibile - il commento più diffuso tra gli osservatori - soprattutto nel periodo che stiamo ancora vivendo. Mille Miglia a Bologna, il centro invaso da auto d'epoca | (BolognaToday)

Stavolta la responsabilità non è degli orvietani, che hanno fatto di tutto e di più perché l’evento 1000 Miglia avesse il giusto risalto. Il Sindaco, Roberta Tardani, ha tenuto la postazione fino all’ultimo istante, emozionata dal grande successo (OrvietoNews.it)

Sabato 19 giugno potranno esserci temporanee modifiche alla viabilità ordinaria. Il tratto centrale di via Emilia compreso tra via Farini e piazza Torre, così come l’attraversamento di Piazza Grande e corso Duomo, saranno transennati per mettere in sicurezza i pedoni. (ModenaToday)

Dice che la prima volta alla Mille Miglia è come imparare le tabelline: non se ne può più fare a meno. È un omaggio a Stirling Moss, il campione dei campioni: con la 300 SLR 722 il team Moss-Jenkinson vinse la Mille Miglia del 1955. (Corriere della Sera)

A partire dalle 7 di questa mattina e fino alle 16 è vietato parcheggiare in parte di piazza Arche, via Pomponazzo, via Calvi, piazza Marconi, su tutta piazza Sordello e su entrambi i lati di via San Giorgio. (La Gazzetta di Mantova)

Non vedo già l'ora della prossima 1000 Miglia perché quando ti entra nel sangue non puoi più farne a meno. In terza posizione Andrea Luigi Belometti e Gianluca Bergomi su una Lancia Lambda Spider Casaro del 1929 numero 41. (il Resto del Carlino)