Catasto, rivoluzione in arrivo: via i vani, cambiano le categorie (ma nodo divario valori)

Il Messaggero INTERNO

Che potrebbe essere modificato dal parlamento

A fare la differenza potrebbe invece essere la fattura e tipologia edilizia, l'affaccio, l' «intorno», i servizi.

Il valore di reddito potrebbe essere affiancato da quello medio di mercato, le molte categorie catastali potrebbero essere drasticamente semplificate, fino al punto di cancellare la separazione tra case popolari e di lusso.

Il governo infatti, nella riforma fiscale, inserirà molto probabilmente un articolo che dà la delega al governo di preparare la riforma, per fissare poi i criteri. (Il Messaggero)

La notizia riportata su altri media

La riforma del catasto, come dimostra la sollevazione capeggiata dalla Lega, sembra difficilmente praticabile, almeno con questa maggioranza. «Il vertice politico che inevitabilmente deve precedere una scelta delicata e complessa come il varo della riforma fiscale dovrebbe tenersi oggi pomeriggio. (TGNEWS24)

Un taglio che permetterebbe di recuperare risorse per la riforma che, stando al documento dei partiti, dovrebbe costare 40 miliardi mentre attualmente la copertura è di appena 3 miliardi La riforma si occuperà anche del taglio di parte delle tax expenditures, ossia l’insieme di sconti fiscali riconosciuti a determinate categorie o soggetti, che anno dopo anno sono aumentate fino a un controvalore di circa 313 miliardi di euro. (LA NOTIZIA)

In breve Nelle intenzioni dei tecnici, la revisione dovrebbe portare a un avvicinamento progressivo delle rendite ai valori di mercato, a ritmi dell’1% all’anno. L'ipotesi di inserire fra i principi della delega sulla riforma fiscale la revisione del Catasto, anticipata sul Sole 24 Ore di ieri, accende la rivolta del centrodestra. (Il Sole 24 ORE)

In lieve risalita il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni, all'l'1,47% (1,40% a luglio 2021, 5,72% a fine 2007). E nel 2022, il rimbalzo dell'economia globale trainerà l'export Made in Italy a livelli più alti di quelli pre-pandemia (Italia Oggi)

Eppure, nelle aree interne del nostro Paese, già oggi ci sono immobili che valgono zero, perché non hanno mercato, ma pagano centinaia se non migliaia di euro l’anno di IMU. “Forza Italia è al governo per abbassare le tasse, non certo per prestarsi a giochetti come la riforma del catasto che come conseguenza potrebbero avere una nuova stangata fiscale come quella che nel 2010 il governo Monti impose a tutti i proprietari di immobili con l’IMU. (triestecafe.it)

La necessità di riformare il sistema. I motivi pratici ed economici sono legati al fatto che una riforma efficiente del catasto costringerebbe l’Agenzia delle Entrate a procedere con nuove assunzioni (News Mondo)