Meloni a Bruxelles pensa all'interesse nazionale, Fratoianni pensa all'antifascismo

Secolo d'Italia INTERNO

Altro che Giorgia Meloni a "mani vuote" come qualche giornale antigovernativo ha titolato oggi. La premier a Bruxelles ha posto sul tavolo questioni che hanno incontrato l'attenzione e sollecitato l'impegno di tutte le altre nazioni Ue. Sulla materia migratoria c'è stato "un cambio di passo impresso nello scorso Consiglio (Secolo d'Italia)

Su altri giornali

Giorgia Meloni sintetizza così il lungo tete-a-tete avuto ieri notte con Emmanuel Macron. A margine del Consiglio europeo infatti, in una sala appartata dell’hotel Amigo di Bruxelles, i leader hanno chiuso il sipario su lunghi mesi di ripicche per portare sotto i riflettori quei dossier che, a vicenda, ritengono determinanti. (ilmessaggero.it)

Il presidente dell'Eurogruppo, Paschal Donohoe chiede di "andare avanti" sulla ratifica ma Roma frena. Disgelo tra Macron e Meloni, la premier si dice soddisfatta per il "cambip di passo" dell'Europa sul tema migranti (LAPRESSE)

Ma quello del 23 e 24 marzo assomiglia più a un enorme boomerang per l’Italia, tornata a casa senza alcuna novità sul tema degli sbarchi, diverse critiche da parte dei leader europei e con i ‘compiti a casa’ su Pnrr, Mes e transizione verde. (Il Fatto Quotidiano)

“Soddisfatta” alla vigilia. C’è un quarto capitolo di Varie ed eventuali. (Tiscali Notizie)

Qual è la risposta dell'Europa alla richiesta di un maggior impegno sul tema dei migranti? L'interpretazione dei passi fatti dal Consiglio Europeo divide in maniera netta il Premier italiano, Giorgia Meloni, e la leader del PD, Elly Schlein. (Adnkronos)

L’Italia ha ribadito la chiusura sulla ratifica del Mes, lavorato per la flessibilità del Pnrr e il sostegno alla competitività, chiesto con forza che sia garantita dopo il 2035 l’immatricolazione delle auto che usano biocarburanti, premuto per una svolta sui migranti (tema che sarà trattato a giugno e nelle conclusioni è relegato alla voce Altri punti). (QUOTIDIANO NAZIONALE)