Alzheimer, La FDA Approva Il Primo Farmaco. Tricase Tra I Centri Sperimentali

Corriere Salentino SALUTE

A questa ricerca ha contribuito in maniera determinante l’equipe del professore Giancarlo Logroscino, luminare della Neurologia e Direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca.

(Lecce) – “C’è anche un pezzo importante di Puglia che ha contribuito attivamente a questa complessa sperimentazione”.

Commenta così l’Assessore Regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco, l’approvazione da parte della Food and Drug Administration statunitense del primo farmaco per l’Alzheimer. (Corriere Salentino)

Su altre fonti

Oggi è una giornata storica - commenta su Twitter il virologo Roberto Burioni -.Approvato da FDA il primo farmaco efficace contro il morbo di Alzheimer" ll numero di persone con demenza, e principalmente Malattia di Alzheimer, potrebbe triplicare nei prossimi 40 anni con costi sociali ed economici elevatissimi. (InfermieristicaMente)

Ad aver contribuito in maniera determinante è stata l’equipe del professore Giancarlo Logroscino, luminare della Neurologia e Direttore del Centro Malattie Neurodegenerative di Tricase, centro innovativo di sperimentazione e ricerca. (TeleRama News)

Oggi più di 40 milioni di persone in tutto il mondo vivono con l'Alzheimer e demenze correlate. Approvazione del Farmaco da parte del FDA - La Fda (Food and Drug Administration) ha approvato per la prima volta in quasi 20 anni un farmaco contro l'Alzheimer. (CoratoViva)

Approvato da FDA il primo farmaco efficace contro il morbo di Alzheimer“, ha scritto sul proprio profilo Twitter il Professor Roberto Burioni. Via libera da Fda, dopo 20 anni approvato il primo farmaco contro l’Azheimer. (News Mondo)

La terapia consisterebbe in un un’iniezione al mese per via endovenosa che contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo di coloro che si trovano allo stadio iniziale della malattia.Ma in termini di cautela la sua approvazione sembrerebbe dividere la comunità scientifica:Come spiega all'Agenzia giornalistica italiana (Agi), direttore del Dipartimento di neuroscienze-neuroriabilitazione dell'Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (Ircss) al San Raffaele di Roma, la limitazione del medicinale riguarda la possibilità di utilizzo solo nei pazienti in cui è presente la beta-amiloide, il recettore bersaglio della terapia, pertanto il 30% dei pazienti non risulterebbe adatto a ricevere il farmaco. (Calciomercato.com)

Lo stesso test di adacanumab era stato considerato fallito in un primo momento, prima che un approfondimento delle analisi dimostrasse un certo beneficio sulla malattia allo stadio iniziale. La terapia consiste in una iniezione al mese per via endovenosa che nella terapia contro l’Alzheimer contribuirebbe a rallentare il declino cognitivo dei pazienti che si trovano allo stadio iniziale della malattia. (vistanet)