La spaccatura nei 5 Stelle: Gallinella saluta tutti e va con Di Maio. Ciprini, Pavanelli e De Luca restano: «C

ilmessaggero.it INTERNO

«Il Movimento 5 Stelle in Umbria resta compatto al fianco di Giuseppe Conte», annuncia una nota firmata da 26 rappresentanti pentastellati.

Pur essendo grato per l'opportunità di crescita sia personale che politica che mi è stata data, occorre guardare avanti

Di tutt'altro tono le parole del presidente della Commissione Agricoltura di Montecitorio, Filippo Gallinella: «Da oggi - si conclude la mia esperienza con il Movimento 5 Stelle. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altre testate

Ci sono, come ovvio, tanti parlamentari, una quarantina, al secondo mandato, tutti esponenti del Movimento 5 Stelle che per la ‘linea dura’ di Beppe Grillo non sarebbero stati ricandidati tra un anno. Stesso discorso al Senato, dove da 72 i rappresentati dei 5 Stelle scendono a 61, gli stessi del Carroccio, dopo l’addio di undici senatori di fede ‘dimaiana’. (Il Riformista)

Al suo fianco il Presidente della Camera, Roberto Fico Roma, 22 giu. (Tiscali Notizie)

Alla Camera il gruppo di Insieme per il futuro è già realtà, annunciato ieri mattina dal presidente Roberto Fico. «Sì, mi hanno contattato», confida lui, ex capogruppo grillino che non ha mai perso la stima reciproca con Luigi Di Maio. (ilmattino.it)

E significa anche sostenere il presidente del Movimento, Giuseppe Conte, perché è stato eletto con grande suffragio dalla nostra base. L’elenco Circola, nelle chat degli eletti grillini, un elenco di una cinquantina di nomi, tra deputati e senatori. (Corriere del Mezzogiorno)

A chiarirlo già stamattina era stato il gruppo parlamentare regionale, di cui fa parte anche l'agrigentino Giovanni Di Caro. Lontani da ogni interesse verso "Insieme per il futuro" anche coloro che dal Movimento 5 Stelle sono andati via da tempo, come il deputato Michele Sodano e l'ex candidato sindaco Matteo Mangiacavallo (AgrigentoNotizie)

Il partito di Di Maio, Insieme per il futuro, non sarà una copia del M5S, non ne prenderà i temi e le parole. Non più ultimatum o decisioni sospese, come quella che ha permesso a Di Maio di andarsene, invece di essere cacciato. (Il Fatto Quotidiano)