"Buon Natale? Meglio buone feste". Nuove linee guida, l'ultima follia Ue

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Celebrare il Natale e usare nomi e simboli cristiani sono parte della ricca eredità europea", spiegano fonti dell’esecutivo europeo

"Ogni persona in Ue ha il diritto di essere trattato in maniera eguale", si legge, senza riferimenti di "genere, etnia, razza, religione, disabilità e orientamento sessuale".

Cosa c’è – anzi, cosa ci dovrebbe essere – di più spontaneo e vero di un augurio di Natale?

"Ogni persona in Ue ha il diritto di essere. (Quotidiano.net)

Ne parlano anche altri giornali

Non è un documento maturo e non soddisfa tutti gli standard di qualità della Commissione". Tuttavia, la versione delle linee guida pubblicata non serve adeguatamente a questo scopo. (Tuttosport)

Il bozzetto per il francobollo con soggetto pittorico è a cura del Centro Filatelico della Direzione Operativa dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., Valerio Pradal, per il francobollo con soggetto grafico. (Corriere di Lamezia)

Questo è l'obiettivo generale. Ma l'obiettivo generale è la questione dell'importanza" della comunicazione inclusiva, ammette (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

Che il politicamente corretto fosse il nuovo male del secolo, ormai onnipervasivo nelle sue ramificazioni culturali, lo sapevamo già. Si consiglia in particolare di evitare la parola “Natale”, sostituendola con la più neutra “vacanze”. (Panorama)

Dalle 14.30 saranno loro i protagonisti musicali della “Festa di Natale in stile Luna Park”, evento realizzato in piazza Mazzini a San Giorgio su Legnano in collaborazione con la Pro Loco San Giorgio Una rassegna importante che vede protagonisti gli allievi della scuola insieme con i loro maestri in un lungo cammino che dal 4 dicembre porta direttamente alla festa dell’Epifania. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Prosegue a San Sperate Antas Apertas, la rassegna che Antas Teatro dedica alle sue produzioni più significative, in corso nello spazio della compagnia fino al 22 dicembre. TRAMA. Riomurtas, piccolo borgo minerario del Sulcis, durante gli anni culminanti della Seconda Guerra Mondiale è un piccolo mondo composto da minatori, soldati richiamati, familiari dei lavoratori e qualche avventuriero. (Sardegna Reporter)