La testimonianza di Diego Bianchi: “Attanasio mi raccontò il Paese, consapevole dei pericoli”

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L'Opinionista INTERNO

Diego Bianchi, ideatore e conduttore di ‘Propaganda Live’, ha conosciuto l’ambasciatore italiano in Congo Luca Attanasio, morto oggi insieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e all’autista nell’attacco contro il convoglio della missione Onu (Monusco) nella provincia orientale del Nord-Kivu.

Si parlava amabilmente ostentando tranquillità, ma il tema della sicurezza era forte in ogni discorso”. (L'Opinionista)

Su altre fonti

Nelparla della storia degli italiani ine di come siano stati per lungo periodo dei veri e propri migranti economici nel paese africano Il video (Di lunedì 22 febbraio 2021) L’intervista all’ambasciatore in Congo Luca Attanasio a Propaganda Live nel 2018 Le parole di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo ucciso in un attacco a un convoglio della Monusco, la missione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per la stabilizzazione nel Paese, nelL’intervista rilasciata nel 2018 per il programma di La7 Propaganda Live, condotto da Diego Bianchi (Zazoom Blog)

Magari invece del cobalto trova un filone d'oro, oppure un giacimento di diamanti. È quello che può accadere nella Repubblica democratica del Congo. (Yahoo Notizie)

Luca Attanasio e l'intervista a Propaganda Live sugli italiani in Congo (Di lunedì 22 febbraio 2021) Il ricordo di Diego Bianchi, che nel 2018 incontrò l'ambasciatore italiano ucciso: 'Era giovanissimo, oltre che gentile, preparato e consapevole dei rischi che si correvano' nel . (Zazoom Blog)

Insieme avevano parlato dei nostri connazionali in Congo e della migrazione dall'Italia verso il paese africano soprattutto dopo la seconda Guerra Mondiale. Luca Attanasio, il ricordo di Diego Bianchi: "Preparato e consapevole dei rischi". (Today.it)

Mi mise in guardia su Goma» (Di lunedì 22 febbraio 2021) «Non riesco a crederci. Attanasio era giovanissimo, oltre che gentile, preparato e consapevole dei rischi che si correvano in Congo. (Zazoom Blog)

“Attanasio – ricorda Bianchi – ci aveva ospitato a pranzo a Kinshasa nella sua residenza, dove c’era un sistema di protezione imponente. Anche se a volte si sono verificati agguati anche contro convogli di Medici Senza Frontiere” (Virgilio Notizie)