Whirlpool: «Su Napoli non si torna indietro. Ma aiuteremo la ricollocazione»

Corriere della Sera INTERNO

Detto questo, nemmeno Whirlpool può esimersi dal fare i conti con il mercato».

LAVORO Whirlpool, sciopero in piazza a Roma il 22 luglio dopo la chiusura di Napoli di Fausta Chiesa

«Whirlpool ha investito 800 milioni sull’Italia dal 2015 a oggi, di cui 280 negli ultimi tre anni.

Le lavatrici che prima erano prodotte a Napoli dove sono prodotte oggi?

Whirlpool può tornare sui suoi passi e tenere aperto il sito di Napoli?

(Corriere della Sera)

Su altri giornali

La verità – concludono i sindacati – è che molte aziende, non solo Whirlpool, stavano solo aspettando lo sblocco dei licenziamenti, ma è assurdo che queste aziende prima prendano i soldi dei contribuenti e poi vadano ad investire all’estero” Il blitz dei lavoratori della Whirlpool alla stazione centrale di Napoli è proseguito con un blocco stradale che ha mandato in tilt il traffico cittadino. (Il Fatto Quotidiano)

Ennesima protesta dei lavoratori licenziati dall'azienda. Chiedono, inoltre, il ricorso alla cassa integrazione per ulteriori 13 settimane, un tempo da utiluzzare per un piano di ricollocazione. (NapoliToday)

Prosegue la vertenza riguardante lo stabilimento di via Argine, chiuso dalla multinazionale. Un gruppo di lavoratori dello stabilimento Whirlpool di via Argine a Ponticelli ha operato un blitz alla stazione centrale di Napoli (NapoliToday)

Tornano in piazza gli uomini e le donne della Whirlpool e, in attesa dell’assemblea in fabbrica prevista per oggi pomeriggio, occupano i binari della stazione centrale di Napoli con striscioni e cartelloni e lo slogan che li ha accompagnati in questi anni: «Napoli non molla». (ilmattino.it)

Blitz di 150 lavoratori della Whirlpool nella stazione Centrale di Napoli per protestare contro i licenziamenti della multinazionale. Caos in stazione, ritardo nei treni in arrivo e in partenza. (La Repubblica)

I licenziamenti a Napoli, nel meridione d’Italia, non sono uno sgarbo, sono un fallimento politico, e un dramma sociale Qui senza lavoro si finisce a faticare a nero, privi di garanzie e sicurezza, si finisce sfruttati per poco e niente, se va bene. (La Repubblica)