Le farmacie alla prova dei tamponi: "Reggeremo l’urto"

ModenaToday SALUTE

Dobbiamo infatti in ogni modo evitare che il contatto avvenga proprio in farmacia; per questo rinnoviamo l’invito a tutti i cittadini a non venire in farmacia se si è sintomatici.

Richiesta accolta con senso di servizio e responsabilità dai farmacisti, nonostante il carico sulle farmacie sia già molto consistente per la normale attività di screening e il flusso dei ‘tamponi seriali’ di quanti non sono vaccinati. (ModenaToday)

La notizia riportata su altri giornali

Ci sono però molte richieste di tamponi per contatti stretti con positivi, oltre ad essere aumentati molto i casi di positività”. COSA SUCCEDE SE IL TEST È POSITIVO. Nel caso di test eseguito per screening: il risultato viene registrato sul Portale Farmacie e il Dipartimento di Sanità Pubblica si fa carico della gestione del caso. (ravennanotizie.it)

Preferiamo che siano loro a occuparsi di tutti i casi asintomatici che aspettano di decretare la fine della quarantena con un tampone Per creare un piano efficiente abbiamo bisogno di sapere dalle farmacie i numeri esatti e che capacità hanno nell’erogazione del servizio dei tamponi. (il Resto del Carlino)

Le farmacie, ricordano i leghisti, si erano dichiarate pronte ad accogliere i tamponi di fine isolamento dopo la redazione di un piano operativo, “quindi c’erano tutte le possibilità per applicare anche sul nostro territorio quanto annunciato da Governo e Regione. (ReggioSera.it)

Una dichiarazione, quella dell’Ausl, un po’ sorprendente perché, fino alla settimana scorsa l’azienda sanitaria aveva invitato i cittadini a non andare in farmacia a partire da lunedì per i tamponi di fine isolamento e quarantena perché le farmacie non erano ancora pronta e aveva annunciato l’intenzione di consentire solo tamponi di fine quarantena nelle farmacie. (ReggioSera.it)

Ma sono comunque troppi», racconta Achille Gallina Toschi, presidente di Ferderfarma Bologna. «Molti sono ancora qui per il pass base, non vaccinati, e causano ritardi perché ne hanno bisogno ogni 48 ore», dice Gallina Toschi (Corriere della Sera)

Con l’Asl stiamo cercando di definire con chiarezza alcuni aspetti che riteniamo debbano essere sottolineati: i pazienti sintomatici devono essere testati non in farmacia ma attraverso altri canali, come i drive through» Il servizio è rivolto anche agli studenti delle medie e delle superiori che hanno avuto un caso di positività in classe. (La Nuova Ferrara)