La crisi energetica cinese è anche un nostro problema

Punto Informatico ECONOMIA

La crisi energetica che potrebbe coinvolgere la Cina è anche – e pesantemente – un nostro problema.

Ecco perché i mercati globali hanno iniziato una fase di contrazione e perché a pagarne pegno in queste ore sono soprattutto i listini tecnologici.

E sapremo anche che eventuali ritardi di disponibilità saranno solo la più leggera ed ininfluente delle conseguenze possibili

Ecco perché la crisi energetica cinese non è assolutamente lontana, anzi: si ripercuote inevitabilmente anche sull'intero mondo occidentale, sui nostri consumi dei mesi a venire e sugli equilibri economici internazionali che ridisegneranno il mondo post-Covid 19. (Punto Informatico)

Ne parlano anche altre testate

In particolare sotto esame potrebbero essere i conti dell'importatore di gas indiano Petronet LNG e del distributore di gas urbano Indraprastha Gas Ltd. A questo si aggiunge la pressione regolamentare che potrebbero subire società come China Gas Holdings, Hong Kong e China Gas, Kunlun Energy. (Investire.biz)

Prosegue anche oggi la corsa del petrolio con il Brent che aggiorna i massimi da quasi tre anni sfiorando gli 80 dollari al barile nei primi minuti di contrattazione, quando ha fatto toccare un massimo a 79,81 dollari (+1,45%) e in Cina è già crisi energetica. (Wall Street Italia)

Pechino è alle prese con quella energetica che si è spostata dalle fabbriche alle case e che minaccia la crescita economica. E si preannuncia anche un prossimo shock per le catene di approvvigionamento globali che già presentano criticità con gli effetti della pandemia. (Cronachedi.it - Il quotidiano online di informazione indipendente)

Tenendo conto dell’eliminazione graduale del carbone (e dell’energia nucleare) nel Regno Unito, il gas, per quanto costoso, è semplicemente ancora necessario Il freddo inverno tra 2020 e 2021 ha visto il Regno Unito e gran parte dell’Europa consumare le proprie riserve energetiche. (Fortune Italia)

Nell’ultimo anno i prezzi del gas sono triplicati, in questo momento crescono di un altro 6%. Durante i lockdown, quando il consumo di energia era ridotto, la Cina ha spento principalmente centrali a carbone, le più inquinanti. (Il Fatto Quotidiano)

I prezzi record del gas a causa di un calo della produzione globale stanno ora alimentando i mercati petroliferi e si prevede che spingano il greggio al rialzo mentre alcune industrie passano all'utilizzo del petrolio per generare energia. (Trasporti-Italia.com)