25 aprile sempre più rosso: la sinistra ci impone Bella ciao

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il Giornale INTERNO

Il problema è che i firmatari di questa proposta di legge dimenticano una cosa importante: Bella ciao non fu mai cantata durante la Resistenza.

Scegliere Bella ciao come inno ufficiale del 25 aprile significa renderlo ancora di più di una parte soltanto, a discapito di tutte le altre

Ma Bella ciao proprio no.

Il comma 2 dello stesso articolo stabilisce, inoltre, che la canzone Bella ciao sia eseguita, dopo l’inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo". (il Giornale)

Su altri giornali

Vi prego, vi supplico e vi imploro, la mia testa sotto i vostri piedi onorevoli Fragomeli, Verini, Boldrini e Fiano, Stumpo, Anzaldi e Sarli, distogliete lo sguardo, obnubilate il pensiero e ritraete le vostre mani, manine, manone, da Bella ciao. (la Repubblica)

La Repubblica riconosce la canzone 'Bella ciao' quale espressione popolare dei valori fondanti della propria nascita e del proprio sviluppo. La canzone popolare 'Bella ciao' è da sempre associata al periodo della Resistenza e alla festa della Liberazione del 25 aprile. (Tiscali.it)

Ne parla con l’Adnkronos il vignettista Vauro Senesi che afferma: “Se c’è una storia di cui l’Italia può andare orgogliosa è quella della Resistenza che ha fatto nascere la Repubblica. (Cremonaoggi)

Giorgio Bocca aveva giustamente dichiarato: «Nei venti mesi della guerra partigiana non ho mai sentito cantare Bella ciao, è stata un'invenzione del Festival di Spoleto» ben dopo la guerra. Per di più è tragicomico il fatto che i partigiani, quelli veri fra i monti, non conoscevano nemmeno una parola di Bella ciao. (ilGiornale.it)

Un canto dal significato storico che è stato condiviso nel tempo, ma che non compare nei documenti ufficiali. La storia di "Bella Ciao". Questo canto popolare è da sempre considerato simbolo della Resistenza e della festa della Liberazione del 25 aprile. (Sky Tg24 )

La proposta di legge non è fraintendibile anche se limitata al giorno del 25 Aprile, festa della Liberazione: subito dopo l’Inno di Mameli, intonare anche Bella Ciao, riconoscendone così il “carattere istituzionale”. (ComoZero)