Israele al voto, il futuro dipende da Naftali Bennett: ecco chi è l'ago della bilancia

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Il Likud di Benjamin Netanyahu è ancora la prima forza politica, ma il blocco di partiti che appoggiano il premier ha bisogno dei 7 seggi di Yamina per arrivare a quota 61 e ottenere così la maggioranza alla.

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Senza alcuna sorpresa, Bennett si è confermato l'ago della bilancia delle elezioni israeliane del 23 marzo, le quarte in due anni. (ilmattino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli exit poll che gli davano prima un margine confortante, 61-62 seggi al blocco di centrodestra, poi il vantaggio che si assottiglia, fino a scendere a 59 deputati, due in meno di quelli necessari per mettersi alle spalle una crisi infinita, cominciata due anni e mezzo fa con la rottura fra lui e l’alleato Avigdor Lieberman DALL’INVIATO A BEIRUT. (La Stampa)

Ever Given possiede infatti una tripla anima. Intanto l'autorità egiziana che gestisce il Canale ha confermato la "sospensione temporanea della navigazione" fino a quando la Ever Given non verrà liberata. (Yahoo Notizie)

Israele rischia la quinta elezione? Le quarte elezioni in due anni in Israele non hanno portato, ancora una volta, a un risultato in grado di dare un Governo con una maggioranza stabile al Paese. (Money.it)

Con quasi il 90% dei voti scrutinati, il blocco di destra del premier Benyamin Netanyahu è fermo a 52 seggi, senza maggioranza. Secondo Netanyahu, “una chiara maggioranza” degli eletti alla Knesset condivide la “sua politica” e per questo intende spendere le prossime settimane “parlando con tutti i deputati” che possono aiutarlo a costruire un governo stabile. (OggiNotizie)

Restano infine i palestinesi: gli arabo-israeliani, il 21% della popolazione dello stato ebraico, che incominciano ad essere politicamente corteggiati perfino da Netanyahu Se la distinzione parlamentare fosse solo fra centro-destra e centro-sinistra, Netanyahu godrebbe di una solida maggioranza. (ISPIonline)

Oggi perciò dominerà ancora l’incertezza sui risultati definitivi delle elezioni di martedì per il rinnovo della Knesset. Dopo aver corso veloce da mercoledì sera fino a ieri mattina, lo scrutinio in Israele si è fermato all’89%. (Il Manifesto)