Israele: un voto dal risultato complicato e l'ipotesi della quinta elezione in due anni

San Marino Rtv ESTERI

La corrispondenza di Massimo Caviglia. E’ ancora presto per capire se Israele riuscirà ad avere un nuovo governo o se tornerà alle urne per la quinta volta in due anni.

A questa situazione complicata si aggiunge la certezza che una quinta elezione difficilmente riuscirà a spostare di molto gli equilibri.

Ma se questi decidesse di unirsi al gruppo di centrosinistra chiederebbe di escludere la Lista araba, e la coalizione perderebbe 6 deputati ottenendo solo 57 seggi. (San Marino Rtv)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Intanto l'autorità egiziana che gestisce il Canale ha confermato la "sospensione temporanea della navigazione" fino a quando la Ever Given non verrà liberata. Ever Given possiede infatti una tripla anima. (Yahoo Notizie)

Dall’annuncio trionfale della «grandissima vittoria» all’ultimatum «o con me o le quinte elezioni anticipate». Gli exit poll che gli davano prima un margine confortante, 61-62 seggi al blocco di centrodestra, poi il vantaggio che si assottiglia, fino a scendere a 59 deputati, due in meno di quelli necessari per mettersi alle spalle una crisi infinita, cominciata due anni e mezzo fa con la rottura fra lui e l’alleato Avigdor Lieberman (La Stampa)

Lo sottolineano i media secondo cui ad ora una possibilità aritmetica per la maggioranza è legata alla possibilità che Raam, il partito arabo scissionista di Mansour Abbas. Secondo Netanyahu, “una chiara maggioranza” degli eletti alla Knesset condivide la “sua politica” e per questo intende spendere le prossime settimane “parlando con tutti i deputati” che possono aiutarlo a costruire un governo stabile. (OggiNotizie)

A tali dichiarazioni ha risposto Lapid, sostenendo a sua volta di voler formare una maggioranza in grado di garantire “un Governo senza i voti dei razzisti e degli omofobi”. Israele rischia la quinta elezione? (Money.it)

Se la distinzione parlamentare fosse solo fra centro-destra e centro-sinistra, Netanyahu godrebbe di una solida maggioranza. Restano infine i palestinesi: gli arabo-israeliani, il 21% della popolazione dello stato ebraico, che incominciano ad essere politicamente corteggiati perfino da Netanyahu (ISPIonline)

Un voto che non ha risolto lo stallo politico che ha portato gli israeliani alle urne per quattro volte in due anni. Sarà completato solo questa sera e includerà anche i 450mila voti espressi nei seggi speciali da militari, detenuti, malati di Covid e persone in quarantena. (Il Manifesto)