La navicella spaziale Juno della NASA cattura la luna più grande di Giove in foto mozzafiato

Sotto la sua spessa coltre di nubi, dice l’agenzia spaziale, Giove protegge i segreti dei processi e delle condizioni di base che hanno governato il sistema solare durante la sua formazione

Juno è l’unica seconda navicella spaziale ad aver volato su Ganimede in due decenni.

La sonda spaziale Juno della NASA ha ottenuto le prime immagini di Ganimede, la luna più grande di Giove, mentre volava vicino alla luna ghiacciata lunedì. (Amantea online)

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Dettagli delle due fotografie del satellite di Giove. Il JunoCam utilizzato un filtro verde per catturare l’immagine che è stata caricata in quelle ore Immagini di Ganimede catturate dalla NASA Juno. Giunone NASA è riuscito ad avvicinarsi alla luna più grande di Giove (e anche più grande del pianeta Mercurio), Ganimede, catturando con successo immagini particolarmente dettagliate. (HamelinProg)

Ganimede per la sonda Galileo (Wikipedia). Dalle immagini di Juno sarà possibile conoscere molti dettagli di questo interessante corpo celeste che custodisce grandi quantità di acqua ghiacciata. Juno è arrivato a destinazione nel 2016 e continuerà a raccogliere dati almeno fino al 2025 grazie ai suoi nove strumenti di bordo (laRegione)

L’ultima volta che un’astronave si è avvicinata così tanto è stata nel 2000, quando la navicella spaziale Galileo della NASA è entrata nella luna più grande del nostro sistema solare. “Ci prenderemo del tempo prima di trarre conclusioni scientifiche, ma fino ad allora possiamo semplicemente meravigliarci di questa meraviglia celeste: l’unica luna nel nostro sistema solare è più grande di Mercurio”. (SanSeveroTV)

La sonda ha scattato queste immagini da poco più di mille chilometri, regalando agli scienziati foto dettagliatissime dei crateri e dei misteriosi canali di Ganimede, forse dovuti a movimenti tettonici. (Il Messaggero)

La missione è stata lanciata nel 2011 con lo scopo di studiare Giove e alcuni dei sui principali satelliti tra cui appunto Ganimede, studiato per la prima volta da Galileo Galilei nel 1610. Avvenuto alla quota di mille chilometri, il sorvolo di Juno è stato il più vicino dai tempi della sonda Galileo che incontrò il grande satellite di Giove nel maggio del 2000. (Giornale di Sicilia)

Le immagini scattate nel sorvolo ravvicinato avvenuto il 7 giugno mostrano dettagli della superficie ghiacciata ricca d'acqua tra cui crateri e lunghe strutture che potrebbero essere i segni lasciati da movimenti tettonici. (tvsvizzera.it)