«Quarantena obbligatoria, un errore sarebbe irreparabile»

Corriere del Ticino SALUTE

Spero che i politici lo capiscano perché le conseguenze di un errore sarebbero irreparabili».

Lo scrive il divulgatore scientifico italiano Roberto Burioni, in seguito alla conferma di 6 casi di coronavirus in Lombardia.

Chi torna dalla Cina deve stare in quarantena.

Per il soggetto asintomatico è stato fatto lo stesso, calcolando i giorni a partire dal contatto con un soggetto infetto».

Secondo i due esperti, che commentano i risultati delle analisi, «lo studio dimostra senza ombra di dubbio che anche chi non ha sintomi può trasmettere l’infezione. (Corriere del Ticino)

La notizia riportata su altri media

Il presidente del Consiglio da Bruxelles sui casi accertati in Lombardia | Ansa - CorriereTv. "E' stata disposta una nuova ordinanza che dispone il trattamento di isolamento per tutti coloro che sono venuti a contatto" con i tre nuovi contagiati a Codogno". (Corriere della Sera)

Parole del presidente del consiglio regionale dell'Umbria, Marco Squarta, riportate in un post su Facebook, dopo il caso dei sei contagi da coronavirus accertati in Lombardia. Chi torna dalla Cina all’arrivo in Italia deve essere posto in quarantena, senza eccezioni, dopo essersi sottoposto al test già in aeroporto. (PerugiaToday)

Intanto, da Mosca, l'ambasciatore cinese ha detto che la Cina "riuscirà a sconfiggere il virus entro marzo" (leggi qui). È in arrivo una nota del ministero per chiarire tutti gli aspetti della nuova ordinanza. (Corriere dell'Umbria)

“Continuiamo a seguire tutti questi casi e a fare tutti gli accertamenti del caso, anche per ricostruire con attenzione quelli che sono stati i percorsi di questi tre pazienti nel Lodigiano, in modo da intervenire tempestivamente”, aggiunge il premier. (Meteo Web)

Sono 55 gli italiani che hanno lasciato la quarantena per coronavirus alla Cecchignola tra giovedì 20 e venerdì 21 febbraio. Coronavirus, terminata la quarantena. (Notizie.it )

La missiva fa seguito a quella inviata nei giorni scorsi, a firma congiunta con l’Ufficio scolastico regionale, ai dirigenti scolastici delle scuole fino al secondo grado di tutta l’Emilia-Romagna. “Con questo provvedimento si rafforza ulteriormente la prevenzione, a tutela dei bambini più piccoli, ma anche dell’intera comunità- spiega l’assessorato regionale alle Politiche per la salute-. (Regione Emilia Romagna)