Coronavirus, le maschere da snorkeling diventano respiratori salva vita

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Reggionline INTERNO

Il tam tam, riporta il quotidiano, è servito e dalla Zare Prototipi di Boretto (Reggio Emilia) hanno fatto sapere di avere a disposizione 150 kg di polvere, sufficienti per lavorare una decina di giorni realizzando 500 valvole, mentre giovedì è atteso un carico dalla Germania.

E’ stato lo stesso presidente Franco Gusalli Beretta a scriverlo in rete lanciando un Sos per recuperare la polvere necessaria per continuare il lavoro. (Reggionline)

Ne parlano anche altre fonti

Si è arrivata a una maschera C-PAP ospedaliera per terapia subintensiva: l'idea è stata di Cristian Fracassi di Isinnova e per realizzare le valvoce c'è stato il contributo fondamentale di Fab Lab Brescia, che ha riunito stampatori in 3d volontari che hanno realizzato le valvole necessarie a far funzionare la maschera. (L'Arena)

Il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, ha lanciato con orgoglio la notizia che tra i tanti makers che stanno contribuendo a questa piccola ma importantissima invenzione c'è anche un cuorgnatese, Simone Paris. (QC QuotidianoCanavese)

"La chiave di distribuzione utilizzata sarà la quota di accesso abitualmente adottata per la ripartizione dei fondi statali". L’ha inventata la società bresciana Isinnova modificando una comune maschera venduta da Decathlon Italia. (La Repubblica)

A suggerire l’idea di trasformare la maschera da snorkeling in ventilatore polmonare, il medico Renato Favero ex primario dell’ospedale di Gardone Valtrompia. E’ quanto accade in questi giorni in cui una maschera da snorkeling brevettata dal colosso francese Decathlon, diventa il prototipo di un ventilatore polmonare d’emergenza. (Tecnoandroid)

Sono state sperimentate la notte scorsa su pazienti ricoverati in ospedale a Como. Le maschere da snorkeling della Decathlon modificate per essere collegate a respiratori funzionano. (Il Notiziario)

“Abbiamo raccolto un appello da parte di una società di Brescia che ha richiesto la produzione di 500 kit”, racconta Mercuri, “Purtroppo la produzione richiede tempi molto lunghi, circa nove ore per produrne uno, quindi abbiamo deciso di attivarci anche noi nonostante non fossimo della provincia di Brescia e non fossimo professionisti”. (Corriere della Sera)