Alitalia: dossier sul tavolo del premier Draghi. Si cerca, in fretta, una soluzione

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Chiarimenti sulla situazione dell'azienda arriveranno domani dai commissari Giuseppe Leogrande, Daniele Santosuosso e Gabriele Fava, attesi nel pomeriggio in audizione alla Camera.Il nodo degli stipendi sarà poi sul tavolo dell'incontro in programma mercoledì pomeriggio tra i commissari e i sindacati.

In questa situazione di incertezza è sempre altissima la preoccupazione dei lavoratori.Dopo le proteste dei giorni scorsi in Campidoglio, oggi i lavoratori dell'indotto aeroportuale hanno protestato in presidio a Fiumicino, di fronte al palazzo Alitalia

Si cerca, in fretta, una soluzione I sindacati hanno annunciato una nuova giornata di protesta per mercoledì. (Rai News)

La notizia riportata su altri media

Alitalia: la rigidità dell’Ue a questo punto non è più spiegabile La rigidità con la quale l’Europa sta portando avanti le trattative per la nuova Alitalia, secondo il mio modesto parere, non ha ragione di esistere. (Travel Quotidiano)

Oggi Alitalia in si trova “in una situazione di grossa difficoltà finanziaria”, ha aggiunto Leogrande, imputando ciò all’aggravarsi della pandemia e dell’allungamento dei tempi sulla ristrutturazione. Lo ha detto il commissario straordinario Alitalia, Giuseppe Leogrande, in audizione alla Camera. (askanews)

Meno scontato invece l’esito della partita europea, soprattutto a fronte delle proteste dei sindacati, contrari a un ridimensionamento. Su Alitalia i nodi sarebbero noti. (SoldiOnline.it)

Così, dopo aver cambiato lo storico nome, la compagnia dovrebbe anche adottare un nuovo marchio. Un dubbio però serpeggia tra tanti interlocutori italiani: la «discontinuità» è chiaramente utile in campo gestionale, ma cambiando brand lo «stacco» sarebbe tutto al ribasso per la compagnia tricolore — addio a un marchio conosciuto dal pubblico, nuove spese di comunicazione, etc. (Corriere della Sera)

questo quanto accaduto mentre migliaia di lavoratori Alitalia stavano manifestando a piazza Venezia. (L'AntiDiplomatico)

«Ci sentiamo traditi da questa politica prona agli interessi dei potentati europei», spiegano i manifestanti: «Le scelte della Comunità Europea son fatte per permettere solo a due o tre compagnie globali di esistere uccidendo così la compagnia di bandiera italiana» (Il Messaggero)