«Come faremo senza di te? La vita è ingiusta»

IlPiacenza INTERNO

Non conoscevo tutti e quattro i ragazzi scomparsi la scorsa notte, conoscevo solo una delle quattro vittime della tragedia.

Appena ho saputo dell'accaduto sono voluto venire qui per esprimere vicinanza e un abbraccio carico di umanità alle famiglie delle quattro vittime.

Ora Elisa non c'è più, lascia un vuoto enorme. ma ci ha lasciato sicuramente il ricordo di quel suo bellissimo sorriso

La vita è ingiusta. (IlPiacenza)

Ne parlano anche altre testate

Ieri sera una veglia è stata celebrata nella chiesa di San Giuseppe Operaio a Piacenza dove Elisa Bricchi era molto conosciuta (Libertà)

Si ipotizza una cerimonia funebre comune, nel Duomo di Piacenza, per tutti i quattro ragazzi morti in Trebbia lunedì notte. Dal momento che è stata disposta l’autopsia, occorrerà comunque attendere ancora qualche giorno per cingere in un ultimo abbraccio i quattro giovani. (Libertà)

Elementi non riconducibili ad un tragico incidente al momento non emergono ed è in questa direzione infatti che gli inquirenti stanno indagando. L’auto sulla quale viaggiavano (una Wolkswagen Golf) e di proprietà della famiglia di uno dei quattro (Costantino Merli) è stata posta sotto sequestro. (IlPiacenza)

Non potendo ancora permettersi un matrimonio si erano da poco scambiati delle fedine, simbolo del loro sentimento, promessa di un futuro insieme. L'11 gennaio sarebbero partiti insieme per due giorni a Sirmione: la valigia era già pronta, ora abbandonata in un angolo della camera di Elisa, a ricordare la sua vita spezzata. (Prima Lodi)

I ragazzi amavano frequentare l’argine del fiume ed è lì che sono andati nella notte gelida e nebbiosa. Qualche elemento in più sulla tragedia potrebbe arrivare dai segni rimasti sull’auto posta sotto sequestro dopo il recupero avvenuto nella serata di martedì, quando ormai era buio. (Libertà)

I COMPAGNI DI SCUOLA E GLI INSEGNANTI RICORDANO COSTANTINO – Nel frattempo in queste ore si susseguono senza sosta i messaggi in ricordo di Costantino merli. Ecco, questi ragazzi non vanno dimenticati perché erano tutti straordinari”. (Libertà)