La strage degli studenti e le vere ragioni della protesta in Iran. Le domande che ci dobbiamo fare

Tiscali.it ESTERI

In realtà durante la guerra la situazione era ancora più dura ma veniva giustificata dalla difesa del Paese.

Prima ipotesi. Una prima ipotesi è che la Guida Suprema Alì Khamenei non avesse altra scelta di fronte alle difficoltà finanziarie del Paese.

Di fatto Washington importa solo la destabilizzazione dell’Iran: con le sanzioni gli americani intendono soffiare sul fuoco e mettere Teheran al tappeto. (Tiscali.it)

Ne parlano anche altri media

Studenti e neolavoratori in preda al complesso non risolto da Erasmus, che manifestano in una democrazia contro l’opposizione, contro la sua stessa esistenza. E se amate un minimo quel privilegio quotidiano che si chiama libertà, chinate il capo. (Nicola Porro)

E sarebbero più di cento le vittime della repressione operata dalle forze dell'ordine, secondo quanto denunciato da Amnesty International. Secondo Khamenei le proteste "non hanno come protagonista il popolo", ma sono un'operazione per arginare "forze esterne" che stanno cercando di destabilizzare il Paese. (L'Unione Sarda.it)

Il presidente iraniano Hassan Rohani ha ammesso una «situazione difficile e complicata» come internamente non accadeva dalla rivoluzione nel 1979. Proteste a catena contro le banche erano esplose già due Natali fa in Iran, ma stavolta sono più violente e massicce. (Lettera43)

La gran parte delle manifestazioni era pacifica e solo "un piccolo numero di persone lanciava pietre e dava alle fiamme banche e scuole. In uno de filmati, spiega Amnesty, è possibile vedere "cecchini che sparano sulla folla dai tetti di edifici e, in un caso, da un elicottero". (la Repubblica)

"Un gruppo di sabotatori e malfattori li ha uccisi con armi bianche dopo averli circondati in un'imboscata", riferisce l'agenzia di stampa FARS riportata da HispanTv.Le vittime sono state identificate come Morteza Ebrahimi, ufficiale del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione Islamica (CGRI); Mayid Sheiji e Mostafa Rezai, entrambi membri del Basich (la Forza di resistenza popolare dell'Iran). (L'AntiDiplomatico)

Nonostante esistano dei validi precedenti, spegnere internet in un paese con 80 milioni di abitanti non è una cosa per nulla facile e rappresenta una soluzione estrema, anche in un contesto problematico come l’Iran di Hassan Rouhani. (Wired Italia)