Stop auto a benzina, quanti sono i posti di lavoro a rischio

QuiFinanza INTERNO

Le stime dicono che si perderà circa il 30% di manodopera, con oltre 500mila posti di lavoro in meno.

Passando all’elettrico, o per meglio dire al full electric, si potrebbero però creare anche nuove opportunità lavorative per sviluppare batterie

Quanti posti di lavoro a rischio. Ma nonostante il compromesso trovato, le associazioni di settore non possono essere soddisfatte.

Da Bruxelles, infatti, è arrivato l’ok al divieto assoluto di produzione di motori endotermici a partire dall’anno scelto. (QuiFinanza)

Se ne è parlato anche su altri giornali

I governi nazionali sono molto sensibili agli elettori e sentono che il vento è cambiato. Se dovessero continuare a scegliere massicciamente auto termiche (95% delle immatricolazioni) diventerebbe complicato insistere. (ilGiornale.it)

E che è già alle prese con gli effetti della pandemia, quelli della crisi dei semiconduttori e con un’ormai cronico ritardo nella consegna di auto nuove. In realtà, tutto questo gran daffare millantato finora non ha ottenuto il minimo risultato su qualità dell’aria, inquinamento atmosferico e clima (RagusaNews)

Il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dei Paesi UE ha dato il via libera al blocco delle vendite di auto nuove a benzina e diesel dal 2035. Inoltre, gli intervistati pensano che avremo il problema di come smaltire le batterie (84%) (Adnkronos)

L’addio alle auto a benzina e diesel, sarà un cambiamento anche per gli automobilisti che dovranno adattarsi ai nuovi veicoli Il Consiglio Ambiente dell’Unione europea ha deciso in definitiva per lo stop delle auto a benzina e diesel dal 2035. (InvestireOggi.it)

Ma la vera barriera è di tipo tecnologico e pochi credono che fra 13 anni ci sarà una vera “rivoluzione” su questo fronte. Ma cosa ne pensano gli automobilisti? (Today.it)

In Italia ci sono novità su questo fronte, e in particolare sulla Gigafactory di Termoli, lo stabilimento voluto da Automotive Cells Company, società che coinvolge Stellantis, Mercedes e Total Energy, destinato a diventare il terzo polo europeo di produzione di batterie, dopo i siti di Francia e Germania. (Radio 24)