Omicidio Luca Sacchi, analisi sui cellulari di Anastasia e Princi

Il Fatto Quotidiano INTERNO

In particolare tra lunedì e martedì si analizzeranno i telefoni cellulari sequestrati alla fidanzata della vittima, Anastasia, e Giovanni Princi, Giovanni Princi, amico di Sacchi e finito in carcere con l’accusa di aver tentato di acquistare droga.

Le indagini sull’omicidio di Luca Sacchi, ucciso la sera del 23 ottobre a Roma, non si fermano.

Non escludono il ricorso al tribunale di della Libertà anche difensori di Marcello De Propris, in carcere per concorso in omicidio. (Il Fatto Quotidiano)

Ne parlano anche altri media

Nelle indagine parallela a quella sull'omicidio di Luca Sacchi è caccia a Mister X, il finanziatore che avrebbe dato alla fidanzata della vittima, Anastasiya Kylemnyk, e all'amico di Luca, Giovanni Princi, i 70mila euro nascosti poi nello zaino dell'ucraina che sarebbero serviti per pagare ai pusher 15 chili di marijuana. (Liberoquotidiano.it)

Ma se Munoz, Sacchi e Anastasia, fossero entrati prima nel pub, i due di Casal Monastero al loro ritorno non avrebbero trovato nessuno in strada. Poco dopo le 22.20 dice di aver ricevuto su “Signal” – una chat che non lascia memoria dei messaggi – un invito di Luca Sacchi a stare in sua compagnia. (Il Messaggero)

Gli indagati in carcere per l'omicidio di Luca Sacchi. Gli indagati in carcere per l'omicidio di Luca Sacchi sono i due pusher di Casal Monastero, i ventenni Valerio Del Grosso e Paolo Pirino, entrambi accusati di omicidio in concorso. (Roma Fanpage.it)

Non sa che a distanza di poche ore si sarebbe iniziato a parlare dell'omicidio di Luca Sacchi. "C'è un morto a terra, gli hanno sparato" sono le parole dell'uomo che ha chiamato il 118 per chiedere l'intervento urgente di un'ambulanza in via Franco Bartoloni, angolo Via Teodoro Mommsen, a Colli Albani. (Roma Fanpage.it)

D’altronde proprio attraverso Princi, Munoz avrebbe stretto amicizia anche con Luca: i tre condividevano la passione per le moto e andavano a correre in pista a Latina. Non mi risulta che Luca facesse uso di sostanze stupefacenti né che frequenti persone poco raccomandabili». (next)

Il pusher, che 12 ore più tardi diventerà il killer del 24enne, manda un sms al coetaneo che gli fornisce droga e pistola. Fissato lo scambio per quella sera, il 21enne di Casal Monastero inizia a organizzarne le modalità con i suoi complici. (Corriere della Sera)