Stati Uniti: frenata per i prezzi alla produzione a luglio, -0,5% m/m

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Ne parlano anche altri giornali

I mercati europei sono ripartiti stamattina dal dato sull’inflazione statunitense che ha rallentato a luglio più delle aspettative. In questo contesto si attende i Fed Funds tra 3,25%-3,50% a fine anno e tra 3,75%-4% l’anno prossimo. (Borse.it)

Lo ha annunciato il dipartimento del Lavoro americano. Il dato annuo cresce del 9,8%, contro il +11,3% del mese precedente e il +10,4% previsto (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Inflazione più moderata, ma la Fed frena non torna indietro. A dare la spinta al rialzo dei mercati c'è stata ieri la pubblicazione del rapporto sull'inflazione di luglio. L'onda lunga di un dato sull'inflazione di luglio migliore delle aspettative continua a trainare l'entusiasmo degli indici di Wall Street, che iniziano le contrattazioni di giornata sopra la parità. (Milano Finanza)

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Secondo il Dipartimento del Lavoro americano (BLS), i prezzi alla produzione sono diminuiti dello 0,5% su mese rispetto al +1% del mese precedente (dato rivisto da un preliminare di +1,1%) e al +0,2% del consensus. (ilmessaggero.it)

Vi è stato perfino un calo nei prezzi alla produzione, anch’esso legato al calo dei prezzi energetici, soprattutto petroliferi. I costi sono rallentati anche per i nuovi veicoli (10,4% vs 11,4%) e per le tariffe aeree (27,7% vs 34,1%). (Scenarieconomici)