Nba: riscatto Golden State, Phoenix resta prima ad Ovest. Gallinari non basta ad Atlanta, Memphis ko - Sportmediaset

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Chicago perde per la seconda volta di fila (la terza nelle ultime quattro) ma resta prima ad Est, mentre Golden State è seconda ad Ovest ad una partita di distanza da Phoenix.

Numeri che oscurano il trio di Charlotte composto da LaMelo Ball (23), Bridges (20) e Rozier (19), con anche Hayward (18) e Plumlee, in doppia doppia con 10 punti e 10 rimbalzi, ad illudere gli Hornets.

Danilo Gallinari segna 18 punti ma Atlanta perde comunque 124-118 a Miami, mentre dopo undici vittorie di fila si ferma Memphis, battuta 112-85 in casa da Dallas. (Sport Mediaset)

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Alla sirena finale sono 35 complessivi con 6/13 dall’arco e 4 rimbalzi, a cui si aggiungono i 27 e 12 rimbalzi di Deandre Ayton e i 12 con 9 assist di Chris Paul: “Sono pagato per fare canestro, ma non ci riuscirei senza gli assist di CP3 e i blocchi di Deandre: lui ha dominato in area nel primo tempo (21 punti) e così ha aperto spazio a me nella ripresa”, racconta Booker - 5° tra le guardie a Ovest nella corsa all’ASG. (Sky Sport)

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A spaccare in due il match il parziale pesantissimo di 28-2 del primo quarto. Gli Hawks (17-24) si arrendono in casa dei Miami Heat (27-15) 124-118 con Herro (24) e Butler (23) a farla da padroni. (La Repubblica)

Morant fatica: tira solo 5/16, ma i Grizzlies trovano altri protagonisti, Bane, Jackson e Konchar che dalla panchina stupisce con una prestazione da 15 punti e addirittura 17 rimbalzi. ), Jokic 20, Gordon 19 (La Gazzetta dello Sport)

Non bastano a Toronto i 25 punti di Anunoby, i 22 di Siakam e i 21 di VanVleet: Suns che si confermano primi ad Ovest, con Toronto che invece vede interrompersi la striscia di sei vittorie di fila. Altra partenza da titolare e altri 20 minuti in campo per Klay Thompson che chiude con 14 punti, 5/13 al tiro, 3 rimbalzi e 3 assist. (Tuttosport)

In particolare, recentemente a scusarsi con la squadra del Tennessee è stato l’analista ESPN Stephen A. Smith, il quale ha affermato di non aver creduto sin dall’inizio in loro. (Dunkest)