Blocco spostamenti regionali dal 16 gennaio al 5 marzo

Money.it INTERNO

Il superamento dei confini regionali è consentito soltanto per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

È quanto emerge dalla bozza del nuovo decreto, trapelata nella stessa serata della crisi di Governoaperta a mezzo conferenza stampa da Matteo Renzi.

Anche nelle zone gialle, gli spostamenti fra Regioni saranno vietati dal 16 gennaio fino al 5 marzo 2021.

Gli spostamenti fra Regioni potrebbero rimanere vietati fino al 5 marzo. (Money.it)

La notizia riportata su altre testate

Roma, 14 gennaio 2020 - Il Consiglio dei ministri ha approvato nella tarda serata di ieri il nuovo Decreto gennaio sull'emergenza Coronavirus in attesa che oggi, dopo l'incontro con le Regioni, venga firmato il nuovo Dpcm con le altre norme. (QUOTIDIANO.NET)

Con il decreto di ieri sera il governo ha innazitutto prorogato lo stato di emergenza (che scadeva il 31 gennaio) al prossimo 30 aprile nonostante il Comitato tecnico scientifico spingesse per un allungamento fino al 31 luglio. (Zoom24.it)

LaPresse. Nel dl si legge "è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata, tra le 5 e le ore 22, a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. (Sky Tg24 )

Gli spostamenti tra le regioni e le province autonome sono vietati «dal 16 gennaio 2021 al 5 marzo 2021», salvo quelli «motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. (Corriere della Calabria)

Come sempre fatti “salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Nonostante la crisi e l’addio di Italia Viva, il Consiglio dei ministri ha approvato il nuovo decreto in chiave anti Covid, sarà in vigore dal 16 gennaio fino al 5 marzo. (ComoZero)

Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. (LaC news24)