Quarta dose, Ema e virologi: ecco perché i richiami non saranno troppo frequenti

ilmessaggero.it SALUTE

Secondo Cavaleri, il ricorso ai richiami «potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza».

Secondo booster?

«Anche se esistono vaccini che vengono somministrati periodicamente - spiega al Nyt l'immunologo dell'università di Yale Akiko Iwasaki - credo ci siano modalità migliori dei booster ogni sei mesi»

APPROFONDIMENTI IL FOCUS Omicron, il vaccino arriva in primavera COVID Omicron, Ema: «Virus sta diventando endemico». (ilmessaggero.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

La quarta dose sarà davvero la risoluzione più efficace contro la variante Omicron? Le dichiarazioni rilasciate dagli esperti lasciano chiaramente intendere che la terza dose non è sufficiente per scongiurare la diffusione del contagio (Salutarmente)

“Se la strategia è di somministrare booster ogni quattro mesi, finiremo probabilmente per avere problemi con la risposta immunitaria” della popolazione, ha spiegato. I booster “possono essere somministrati una volta, o forse due, ma non è qualcosa che deve essere ripetuto costantemente (StatoQuotidiano.it)

Roma, 13 gen. (LaPresse) – “Questa affermazione non ha sostanza in evidenze scientifiche. Così Pierluigi Lopalco, epidemiologo e docente di Igiene all’Università del Salento, commenta a LaPresse l’affermazione di alcuni immunologi sul fatto che i vaccini anti-Covid, fatti a breve distanza uno dall’altro, potrebbero danneggiare il sistema immunitario. (LaPresse)

Come dicevano i romani, il generale deve essere bravo e fortunato: penso che qui ci siano entrambi gli elementi” Penso che la linea di Draghi sia molto simile a quella del premier britannico Johnson. (La Tecnica della Scuola)

Vero è che con il coronavirus è molto poco probabile che questo succeda visto che le proteine spike usate nei vaccini mRna impegnano il sistema immunitario solo in maniera blanda» È il caso di Ungheria e Danimarca ma anche di Cile e Israele che ha iniziato proprio il 2 gennaio scorso. (Ticinonline)

Cavaleri infatti ha spiegato: “Se l’uso dei richiami potrebbe essere considerato parte di un piano di emergenza, vaccinazioni ripetute a brevi intervalli non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine“. (Il Fatto Quotidiano)