Crisi idrica, stop fontane e acqua ludica: quali sono le misure al vaglio delle Regioni?

Sky Tg24 INTERNO

Ansa. Anche la Campania non sta a guardare.

Lo ha annunciato il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca in occasione della presentazione del progetto Agritech

"Dobbiamo gestire la risorsa acqua in maniera intelligente: la Regione sta preparando un piano per realizzare invasi collinari che si aggiungeranno alla diga di Campolattaro, che è il più grande investimento che facciamo, con l'obiettivo di essere come Regione pienamente autonomi dal punto di vista della risorsa idrica sia per le forniture alimentari sia per gli usi agricoli industriali". (Sky Tg24 )

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Questo è quello che ne è derivato dall’incontro tra Fabrizio Cuocio (capo della Protezione civile), Massimiliano Fedriga (presidente della Conferenza delle Regioni) e i vari assessori delle regioni italiane. (Nanopress)

Questo perchè “non piove da settimane, i fiumi sono in grossa dismissione e il cuneo salino nel Po arriva a decine di chilometri“. Al momento, viste le gravi criticità, le prime quattro Regioni pronte ad accedervi sono Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Umbria. (QuiFinanza)

Di contro si è registrata un’inspiegabile riluttanza dell’azienda, che ha dichiarato di non credere a questa possibilità. Il 5 luglio la discussione proseguirà al tavolo convocato dal MISE, con l’auspicio che l’azienda fornisca avanzamenti sulle azioni intraprese, in particolare sull’adesione al Programma GOL come prospettato dalla (Sardegna Reporter)

In tutta la regione però gli invasi sono a livelli minimi e la Regione ha varato linee guida con limiti all'uso dell'acqua. Le regioni più colpite ovviamente sono quelle del nord dove c'è anche più agricoltura intensiva e bisogno disperato di acqua. (Fanpage.it)

Così da nord a sud molte amministrazioni locali sono passate al contrattacco, decidendo di razionalizzare l’uso dell’acqua e vietandone un uso diverso da quello “alimentare, domestico ed igienico”. Le regioni chiederanno da subito provvedimenti mirati che puntino a razionare l’acqua in favore di un maggiore uso a scopi umani di prima necessità ed agricoli, al fine di evitare nel prossimo futuro una chiusura dei parchi acquatici, piscine e fontane monumentali (Salernonotizie.it)

Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e Veneto sono le regioni maggiormente interessate dal Decreto, anche se con loro potrebbero il Lazio e le Marche. Pubblicità Pubblicità. “La preoccupazione delle Regioni è giustificata e il Governo condividerà un percorso, ci sono le condizioni per lo stato di emergenza”: ammette il Sottosegretario alla Salute, Costa (la VOCE del TRENTINO)