BCE: le attese per giovedì. Forse verrà rivisto il piano di acquisto titoli Pepp

Wall Street Italia ECONOMIA

La BCE potrebbe decidere di segnalare un ritmo di acquisto del PEPP un po’ più basso sulla base di considerazioni sulla stagionalità, ma non ci aspettiamo che il messaggio sia quello di un sostegno ridotto.

Bce, cosa attendersi dalla politica monetaria. Secondo Pimco il Consiglio direttivo rivedrà il ritmo del programma di acquisto di emergenza pandemico (PEPP) a fronte di una nuova serie di proiezioni macroeconomiche trimestrali. (Wall Street Italia)

Ne parlano anche altri media

(LaPresse) – “Il rialzo dell’inflazione negli ultimi mesi è dovuto soprattutto a fattori di natura temporanea, quali l’aumento dei prezzi dell’energia”. Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in conferenza stampa a Francoforte (LaPresse)

(LaPresse) – “Ci aspettiamo che l’economia acceleri nella seconda metà dell’anno”. “Allo stesso tempo – ha continuato – resta incertezza e l’outlook continua a dipendere dal corso della pandemia dell’eurozona e da come risponderà alle riaperture” (LaPresse)

Nel dettaglio per l’anno in corso, ha spiegato la presidente Christine Lagarde in conferenza stampa, stima una crescita dell’1,9%, mentre per il 2022 dell’1,5%. (LaPresse) – La Banca centrale europea ha alzato – per fattori di natura temporanea e per il rialzo dei prezzi dell’energia – le proprie stime sull’inflazione dell’Eurozona per il 2021 e il 2022. (LaPresse)

E’ quanto scrive la Bce nella nota pubblicata al termine della riunione di politica monetaria del comitato direttivo (LaPresse) – “Nella riunione odierna il Consiglio direttivo ha deciso di confermare l’orientamento molto accomodante della sua politica monetaria”. (LaPresse)

(Tradotto in redazione a Danzica da Michela Piersimoni, in redazione a Milano Gianluca Semeraro, michela. Eisai è crollata del 7,02% dopo due sessioni consecutive in rialzo vicino alla soglia giornaliera. (Yahoo Finanza)

Gli economisti si attendono una lettura del CPI core, che esclude le componenti volatili di cibo ed energia, pari al 3,5%. Gli investitori temono che l’inflazione possa essere più calda e persistente di quanto la Fed si aspetti che sia. (Finanzaonline.com)