Per Amnesty è vergognoso il silenzio dell’Ue sugli abusi subiti dai migranti in Libia

L'agone INTERNO

Alla luce di questo, Amnesty chiede esplicitamente all’Italia e agli Stati Ue di “sospendere la cooperazione con la Libia” in materia di immigrazione e alle autorità libiche di “chiudere tutti i centri di detenzione immediatamente e interrompere la detenzione di migranti e rifugiati”

Lo denuncia Amnesty International in un rapporto pubblicato oggi e in cui chiede esplicitamente all’Italia e agli altri Stati Ue di “sospendere la collaborazione” con Tripoli (L'agone)

Se ne è parlato anche su altre testate

Soprattutto, il Governo italiano ha deciso di accogliere la risoluzione riguardante la famigerata scheda 48 della relazione destinando circa 500mila euro in più rispetto al 2020 per sostenere il fabbisogno della Guardia costiera libica (dal 2017 l’Italia ha speso intorno ai 32,6 milioni di euro). (Il Quotidiano Italiano - Nazionale)

Anche per Paolo Pezzati di Oxfam questa richiesta è solo fumo negli occhi:. «La posizione di Letta non è risolutiva- afferma -. Alle organizzazioni non piace neanche la posizione del Pd espressa dal segretario Enrico Letta, che chiede di far diventare il dossier Libia una questione europea. (Corriere della Sera)

È stato bocciato invece il testo a prima firma Palazzotto (Leu) condiviso da una trentina di deputati che chiedeva lo stop della cooperazione con la Guardia costiera libica. – L’aula della Camera ha approvato la risoluzione sulle missioni internazionali, con 438 voti a favore. (Dire)

“Il mio consiglio è vaccinarsi ma io sono l’uomo della libertùà di pensiero, devono decidere loro” ha aggiunto Bernardo, che è un pediatra Il calendario vaccinale sta correndo velocemente verso la copertura di gregge. (LaPresse)

Lo afferma in una nota diffusa oggi mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio e presidente della Fondazione Migrantes, in merito all’approvazione, da parte della Camera dei deputati, del rifinanziamento della missione delle forze dell’ordine italiane per addestrare la cosiddetta Guardia costiera libica (Servizio Informazione Religiosa)

Le persone rimandate in Libia nel primo semestre del 2021 sono state 15.300, contro le 5.476 del 2020. Il rapporto dell’Oim ha messo inoltre in evidenza che ad aumentare, di circa tre volte, è stato anche il numero di rimpatri in Libia a opera della Guardia costiera locale. (fanoinforma)