Borsa: brevetti Covid a rischio, le prospettive per azioni pharma

Investire.biz SALUTE

Innanzitutto la rinuncia ai brevetti non darà almeno nel breve termine i risultati sperati perché richiede la messa in piedi di impianti di produzione molto complessi e costosi.

La guerra contro la pandemia rischia di creare uno scontro frontale tra i Governi e le grandi aziende farmaceutiche sulla questione dei brevetti.

Azioni pharma: ecco gli effetti della rinuncia al brevetto. Se dovessero rinunciare ai brevetti, le prospettive per alcune azioni pharma ovviamente non sarebbero troppo incoraggianti, per altre invece l'effetto sarebbe molto più lieve. (Investire.biz)

La notizia riportata su altri media

Sullo sfondo di questo squallido mercato combattuto a suon di Euro sulla salute delle persone resta l’incognita sul vaccino russo Sputnik V. Si era parlato di forniture a prezzi più bassi fino a giugno di quest’anno quindi gli aumenti erano prevedibili. (Farodiroma)

L’analisi mostra “i benefici per la salute pubblica” di un programma di vaccinazione nazionale che in Israele è risultato essere “il fattore chiave del declino delle infezioni”. La prima è che la durata dell’immunità a Covid-19 rimane “al momento sconosciuta”, e poi c’è il rischio “che in futuro emergano nuove varianti resistenti ai vaccini”. (Cosenza Channel)

Un cambiamento che come conferma l’immunologo modenese Andrea Cossarizza non va ad inficiare l’efficacia del vaccino. Il Cts fa però sapere che questa posizione potrebbe essere rivista in base agli studi attualmente in corso in Europa (Tvqui)

Riccardi informa poi che, a seguito del parere del Comitato tecnico scientifico (Cts) per l'emergenza coronavirus, l'intervallo tra la prima e la seconda dose dei vaccini mRna sarà esteso a 42 giorni rispetto agli attuali 21 (per Pfizer-BioNtech) e 28 giorni (Moderna). (Il Gazzettino)

Il bugiardino dei due vaccini mRna prevede, rispettivamente, 21 e 28 giorni di attesa tra le due dosi. Servono più vaccini Pfizer e Moderna” (ondanews)

La situazione in Italia. Tra la prima e la seconda dose di vaccini Pfizer e Moderna si raccomanda in Italia un intervallo di 42 giorni. (Tiscali Notizie)