"Alunni dispersi", 1000 manifesti no-Dad a Napoli - Oggi Scuola

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Oggi Scuola INTERNO

Così si ritraggono molti studenti napoletani a causa del lungo anno scolastico in Dad.

Una vera e propria rivoluzione no-Dad che mette d’accordo, come poche volte, genitori e figli

E in vista del prossimo anno scolastico, le famiglie auspicano che “il vaccino non sia usato come arma di ricatto per garantire la scuola in presenza”.

Non solo per evitare che ci siano altri studenti dispersi, ma anche per i costi sociali connessi. (Oggi Scuola)

Se ne è parlato anche su altre testate

Trentaquattresima puntata di Rosa Sciocchin’, il programma di e con Alessia Roversi e Dalila Lattanzi che, per quest’anno, cambia orario. Abbandonando la fascia serale, la trasmissione radiofonica tutta al femminile di CiaoComo si sposta al pomeriggio, dalle 16.30 alle 17.30, per accompagnare gli ascoltatori in un viaggio semiserio alla scoperta di donne eccellenti che, grazie alla loro creatività e al loro ingegno, impreziosicono il territorio comasco e oltre. (CiaoComo.it)

Almeno mille manifesti sono stati affissi davanti a molte scuole di Napoli e sui muri della città. Si chiamano Giulia, Fatima, Josie, Nicola, Elisa, Andrea, Carlo, Giada e tanti altri nomi. (Corriere del Mezzogiorno)

Protesta No DaD a Napoli: sagome di 900 alunni vittime di dispersione. I cartelli che riproducono storie e sagome di bambini che non frequentano più la scuola sono stati affissi fuori a diversi istituti della città. (Cronache della Campania)

Nella speranza che, con l’inizio del nuovo anno scolastico, si possa tornar alla normalità Manifesti con sagome di alunni sui cancelli di alcune scuole e nelle strade adiacenti (foto repertorio). (Campanianotizie)

Avere una visione comune sullo sviluppo della scuola a livello territoriale ci permetterà di darci degli obiettivi chiari e concreti». Verona ha un sistema scolastico eccellente, che vanta tanti punti di forza e una grande vivacità. (Corriere della Sera)

Chi porta all’esaltazione tale mezzo didattico dovrebbe anche chiedersi perché in questo periodo di DAD siano aumentati esponenzialmente i problemi psico-logici degli studenti. Se siamo noi stessi docenti a fare simili affermazioni come pensiamo di poter rivendicare con forza i nostri diritti che vengono calpestati un po’ da tutti da lustri? (Informazione Scuola)