Dopo 19 anni scopre lo scambio di culla, chiede danni per 3 milioni di euro

L'HuffPost ESTERI

Due bambine, nate nello stesso giorno del 2001, dopo essere finite entrambe nell’incubatrice, al momento di tornare tra le braccia dei genitori sono state scambiate.

Probabilmente l’errore di un operatore sanitario dell’ospedale, che ha portato le due neonate a tornare sì dai genitori, ma ognuna è stata riconsegnata alla famiglia dell’altra.

Secondo quanto riportato dalla stampa spagnola, la madre biologica nel frattempo sarebbe deceduta, e l’altra 19enne coinvolta nella vicenda è stata informata

Così, per 19 anni, hanno vissuto entrambe con una famiglia che non era quella biologica. (L'HuffPost)

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Su sua istanza, le autorità sanitarie della provincia hanno avviato una indagine, attraverso la quale si è scoperto lo scambio. E a questo punto, con sorpresa di tutti, si è scoperto che anche la prova del Dna sulla 'madre' aveva dato esito negativo. (Yahoo Finanza)

Per questo, reclama al governo riojano un indennizzo di tre milioni di euro: la mia vita è stata devastata - ha detto - è stata un inferno. “Fue un error humano y no hemos podido concluir quién fue”, dijo Sara Alba, jefa de salud de la región norteña de La Rioja en conferencia de prensa el martes (ilmessaggero.it)

Spagna: scambiata in culla alla nascita, ora chiede 3 milioni. Una 19enne nata a Logroño, in Spagna, reclama un risarcimento di oltre tre milioni di euro per esser stata scambiata in culla alla nascita. (Blitz quotidiano)

“Fue un error humano y no hemos podido concluir quién fue”, dijo Sara Alba, jefa de salud de la región norteña de La Rioja en conferencia de prensa el martes. Protagonista di questa vicenda, una ragazza spagnola di 19 anni rivoltasi ad uno studio legale. (L'Occhio)

L'ospedale in cui è nata ha parlato di "errore umano". Appena nata a causa di un errore umano era stata messa nella culla sbagliata e affidata in seguito a dei genitori che non erano i suoi. Dopo un test del Dna una giovane in Spagna ha scoperto che le persone che l'hanno cresciuta non sono i suoi veri genitori. (EuropaToday)

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Aveva 16 anni la giovane, quando per la prima volta si presentò nello studio degli avvocati che l'avrebbero seguita nella causa, chiedendo loro: «Ditemi chi sono». (ilgazzettino.it)