Neonate scambiate nella culla, lo scoprono per caso: chiesto risarcimento milionario

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Con ogni probabilità, l’errore umano di un operatore sanitario dell’ospedale, portò le due neonate a tornare sì dalle famiglie, ma le due vennero “scambiate” e ognuna fu riconsegnata alla famiglia dell’altra.

Poi, quando fu il momento per loro di tornare fra le braccia dei genitori, successe qualcosa.

Ad accorgersi di una vita trascorsa con una famiglia che non era quella biologica, è stata una delle due ragazze quando ha compiuto 15 anni. (Today.it)

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Quando, nel 2017, la nonna chiese al supposto padre della ragazza di farsene carico economicamente, quello le rispose che non era suo padre. Il secondo è appunto quello su cui lavora l'avvocato Sáez-Morga per ottenere l'indennizzo di tre milioni alla sua cliente, ai sensi dell'art. (ilmessaggero.it)

Aveva appena scoperto, infatti, di non essere la figlia biologica dei genitori cui era stata consegnata alla nascita dal personale dell'ospedale San Millán di Logroño, nella comunità autonoma della Rioja. (ilgazzettino.it)

E a questo punto, con sorpresa di tutti, si è scoperto che anche la prova del Dna sulla 'madre' aveva dato esito negativo. La seconda, che dipende dall'esito della prima, è la richiesta di risarcimento alle autorità sanitarie (Yahoo Finanza)

Dopo un test del Dna una giovane in Spagna ha scoperto che le persone che l'hanno cresciuta non sono i suoi veri genitori. Le autorità sanitarie hanno parlato un "errore umano" e hanno affermato che rispetteranno qualsiasi decisione sarà presa dopo il procedimento giudiziario. (EuropaToday)

La richiesta di tre milioni è attualmente congelata perché la giustizia è in attesa di un esame del dna del possibile padre biologico, spiega il giornale La Rioja Spagna: scambiata in culla alla nascita, ora chiede 3 milioni. (Blitz quotidiano)

Oggi quella bambina è una ragazza di quasi 20 anni che vive con la famiglia che l’ha cresciuta a 500 metri da quella della denunciante “Fue un error humano y no hemos podido concluir quién fue”, dijo Sara Alba, jefa de salud de la región norteña de La Rioja en conferencia de prensa el martes. (L'Occhio)