Spagna, la storia di Maria scambiata in culla nel 2002: oggi chiede 3 milioni per danni morali

La Stampa ESTERI

E nemmeno la nonna materna – con la quale la giovane, oggi 19enne, continua a vivere – oltreché i relativi parenti

Nel 2017 Maria ha 15 anni e il suo tutore, «la presunta nonna», chiede al suo «presunto padre» di pagargli gli alimenti ma lui si rifiuta sostenendo che non fosse sua figlia.

Consegnando Ana ai genitori di Maria e viceversa.

È a quel punto che Maria scopre che anche la madre non era biologicamente tale. (La Stampa)

Ne parlano anche altre testate

Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Aveva appena scoperto, infatti, di non essere la figlia biologica dei genitori cui era stata consegnata alla nascita dal personale dell'ospedale San Millán di Logroño, nella comunità autonoma della Rioja. (ilgazzettino.it)

L'ospedale in cui è nata ha parlato di "errore umano". Appena nata a causa di un errore umano era stata messa nella culla sbagliata e affidata in seguito a dei genitori che non erano i suoi. Dopo un test del Dna una giovane in Spagna ha scoperto che le persone che l'hanno cresciuta non sono i suoi veri genitori. (EuropaToday)

Quando, nel 2017, la nonna chiese al supposto padre della ragazza di farsene carico economicamente, quello le rispose che non era suo padre. “Fue un error humano y no hemos podido concluir quién fue”, dijo Sara Alba, jefa de salud de la región norteña de La Rioja en conferencia de prensa el martes (ilmessaggero.it)

La richiesta di tre milioni è attualmente congelata perché la giustizia è in attesa di un esame del dna del possibile padre biologico, spiega il giornale La Rioja Spagna: scambiata in culla alla nascita, ora chiede 3 milioni. (Blitz quotidiano)

Oggi quella bambina è una ragazza di quasi 20 anni che vive con la famiglia che l’ha cresciuta a 500 metri da quella della denunciante Scambiata nella culla, ora una ragazza chiede un risarcimento da 3 milioni di euro. (L'Occhio)

Scambiata alla nascita, una giovane ragazza spagnola di 19 anni ha fatto causa alle autorità sanitarie chiedendo 3 milioni di euro di risarcimento. E a questo punto, con sorpresa di tutti, si è scoperto che anche la prova del Dna sulla 'madre' aveva dato esito negativo. (Yahoo Finanza)