«Fca chiede la garanzia dello Stato. Dopo la fusione manterrà i patti?»

Cronaca Qui ECONOMIA

Il prestito riguarda l’Italia, le attività in Italia, ma può un soggetto come Fca, impegnato in un progetto di fusione prendere impegni per il futuro?».

Cosa sappiamo delle intenzioni di questo nuovo interlocutore?».

C’è un’ombra scura che si staglia come una montagna sulla garanzia statale, tramite Sace, che potrebbe essere accordata a Fca sul prestito da 6,3 miliardi di euro: l’ombra della fusione con il gruppo francese Psa. (Cronaca Qui)

La notizia riportata su altri media

Secondo alcuni (in particolare i 5 Stelle) se FCA rinunciasse al dividendo straordinario da 5,5 miliardi di euro che fa parte del piano di integrazione con PSA (closing atteso nel primo trimestre 2021), non avrebbe necessità di chiedere la garanzia dello Stato. (Investire Oggi)

Più limitato sembrerebbe lo spazio per un ulteriore recupero, stante prime resistenze statiche già attorno a 7,95-8 euro per azione e poi sugli 8,35-8,40 euro per azione. L’Italia in particolare ha registrato il calo peggiore: -97,6% con meno di 4.300 auto vendute. (Finanza Operativa)

La trattativa Stato-FCA sul prestito da 6 miliardi. Fca Italia si è impegnata a mantenere tutti gli investimenti pianificati in Italia, ha garantito i piani occupazionali, ha accettato di non delocalizzare. (next)

Per il prestito a Fca Italy il ministro ha insistito «sul "no" anche alla distribuzione di dividendi, con l’utilizzo dei soldi in Italia e la gestione dell’occupazione con accordi sindacali». «Se Fca chiede un prestito per le unità produttive che sono in Italia e per garantire la sopravvivenza dei 300 mila posti di lavoro che in questo momento sono in Italia, allora può avere un senso. (La Stampa)

Si parla anche dei Decreti economici varati dal Governo per contrastare l'emergenza da coronavirus e della questione della ripresa del settore del turismo. (Radio Radicale)

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