Negozi del centro commerciale chiusi per protesta, la responsabile: "Vogliamo aprire nei week-end”

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Saracinesche abbassate per cinque minuti in segno di protesta oggi nei centri commerciali della penisola.

“È una manifestazione silenziosa – dice l'assistente di direzione Alessia Naccari - per difendere un comparto importante che da sei mesi è bistrattato in maniera totalmente discriminatoria rispetto a tanti altri settori e che coinvolge mille e duecento centri commerciali con quasi trenta mila negozi e ottocento mila dipendenti. (AgrigentoNotizie)

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La manifestazione ha coinvolto 30.000 negozi e supermercati in tutt’Italia, ed è stata promossa dalle associazioni del commercio, Ancd-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, Cncc-Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione. (QDM Notizie)

Ha aderito alla protesta anche Oviesse che al Giotto ha abbassato la serranda e nel punto vendita in centro ha spento le casse per tre minuti, in segno di solidarietà La protesta. Martedì 11 maggio una sirena ha suonato alle 11 del mattino e il 90 per cento dei negozi del centro Giotto ha abbassato la serranda, chi fino a metà, chi del tutto. (PadovaOggi)

Ma quassù, al centro commerciale, chiudendo i negozi nel weekend, c’è molto molto meno Anche il centro commerciale Bennet, a Pontedassio (Imperia), ha aderito alla manifestazione di protesta indetta dalle associazioni di categoria per chiedere la riapertura dei centri commerciali nel weekend. (IMPERIAPOST)

Una chiusura, quella dei weekend, che va avanti da oltre 6 mesi” così ha commentato il direttore del centro commerciale I Gigli, Antonino D’Agostino. Questa mattina protesta dei centri commerciali che hanno manifestato contro le chiusure nei fine settimana con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. (FirenzeToday)

leggi anche: Una protesta simbolica dei punti vendita per chiedere l’immediata revoca delle misure restrittive nei giorni festivi e prefestivi. (TG24.info)

Sono i luoghi più sicuri, essendoci la possibilità di gestire gli ingressi”, sostiene uno dei commercianti del centro commerciale di Vimodrone Luigi Lancia, CEO di Ceetrus, spiega: “Dall’inizio della pandemia parliamo di una perdita di fatturato di circa il 40%, con dei picchi del 60% nel settore della ristorazione”. (Corriere TV)