La foto simbolo della guerra e quello che c'è dietro

Corriere del Ticino ESTERI

Il caso La «foto simbolo» della guerra e quello che c'è dietro. Una bimba di nove anni, un fucile, un rudere, «Young girl with candy» – L'immagine è stata scattata il 22 febbraio, due giorni prima dell'invasione russa – «Avrebbe dovuto attirare l'attenzione, il mondo ora ha visto il vero volto della guerra»

(Corriere del Ticino)

Su altre fonti

di Marco Ciriello. Chupa chups e fucile. Quella bambina, come le bambine che portano fiori a Putin o che si bevono la propaganda russa nelle scuole, arriva dopo i bambini soldato delle guerre africane, quelli addobbati come martiri e (ilmattino.it)

Ma la foto della sua coetanea con il fucile in mano, non gliela mostrerò Quell'immagine rompe l'idea di salvezza, già compromessa dall'arma, ma l'abbinamento con una bambina di 9 anni la sbriciola proprio, e non rende possibile neanche pensare di riattaccarne i pezzi insieme quando questo conflitto – chissà quando – sarà finito. (Fanpage.it)

Quasi tutti hanno da ridire sul fatto che una bambina aveva un fucile in mano. Prima della guerra La foto è stata scattata prima della guerra. (Corriere della Sera)

È un'immagine che da Kiev ha fatto il giro del mondo sui social network, quella della "bambina con il lecca-lecca", diventata un simbolo della resistenza ucraina alla brutale invasione russa. LA STORIA Ucraina, la musica (straziante) di un pianoforte in un campo profughi ADNKRONOS Ucraina, in piazza a Firenze ragazza di Lutsk: "Farei tutto per (quotidianodipuglia.it)

Le sanzioni: la linea di trincea dalla quale non bisogna ritirarsi. Con un messaggio chiaro e forte per chi la guerra la combatte solo a parole, per chi contro il tiranno non vuole usare nemmeno l'arma delle sanzioni. (ilGiornale.it)

Una foto-icona della tragedia dei bambini, sfollati, privati della scuola, uccisi dai bombardamenti, colpiti persino alla nascita negli ospedali pediatrici come a Mariupol, e di una resistenza che non intende piegarsi Una foto di una bimba ucraina di 9 anni, in bocca un lecca-lecca, nelle mani un fucile a doppia canna. (La Stampa)