Francia, figli del personale sanitario potranno andare a scuola anche con classe chiusa: «Così i genitori possono lavorare»

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In Francia potranno andare a scuola sempre i figli del personale sanitario, anche se la loro classe è stata chiusa per contagi da Covid-19: lo ha annunciato stamattina il portavoce del governo, Gabriel Attal.

«Abbiamo previsto di accogliere ovunque in Francia i bambini del personale sanitario - ha detto ai microfoni di France Inter - così che i genitori possano continuare a lavorare».

Accanto a questo provvedimento, anche l'obbligo di sottoporre gli allievi a 3 tamponi in 4 giorni se c'è un positivo in classe

Gli scienziati: «Paziente zero dal Camerun, 67 contagi». (ilgazzettino.it)

Su altri giornali

Anche la Francia, come l’Italia, ha deciso di non chiudere le scuole nonostante l’aumento senza precedenti di casi provocato dalla variante Omicron. In appena 4 giorni dal rientro in classe, si sono registrati i contagi di 47.453 alunni e 5.631 adulti che lavorano nelle scuole. (Il Fatto Quotidiano)

Il premier ha annunciato che un nuovo record di classi chiuse. – costrette a lavorare a distanza – è stato stabilito, con. 10.453. E per rientrare. in classe, non servirà più obbligatoriamente un molecolare e 2. (Corriere Quotidiano)

"Quando c’è un caso positivo in una classe, non si telefonerà più ai genitori per dire di venire subito a prendere il bambino – ha spiegato Castex – si aspetterà l’uscita". Il premier ha annunciato che un nuovo record di classi chiuse – costrette a lavorare a distanza – è stato stabilito, con 10.453. (EspansioneTv)

Al punto che i principali Il ministro dell’Educazione nazionale, Jean-Michel Blanquer, ha persino scritto un libro, Scuola aperta (Gallimard) e si vanta di aver permesso, più che altrove (più che negli altri stati europei, più degli Usa), la «continuità pedagogica». (Il Manifesto)

Il rientro nelle classi in Francia si gi avuto luned scorso, nonostante alcuni esperti consigliassero di prolungare le vacanze di Natale. La speciale contagiosit di Omicron obbliga allora il ministero dell’Istruzione ad acrobazie che hanno provocato il caos in molte scuole e famiglie. (GameGurus)

“So che quello che avete vissuto la scorsa settimana è stato molto complicato, ma lo abbiamo fatto per i vostri figli”. Per tirare il campanello d’allarme sulle condizioni sanitarie e organizzative nelle scuole, diversi sindacati hanno indetto uno sciopero giovedì 13 gennaio (Roccarainola.net)