Vaccino J&J, le farmacie vanno avanti: “Non ci fermiamo, a meno che non ci blocchino le Regioni”

Fanpage.it SALUTE

"Siamo pronti a fare quello che ci dicono di fare, la nostra è una professione al servizio del cittadino.

"I vaccini J&J si possono continuare a fare in farmacia – ha spiegato Mandelli -, le Regioni stanno dando indicazioni di volta in volta.

Noi siamo pronti a fare quello che ci dicono di fare, la nostra è una professione al servizio dei cittadini

Anche perché, in prospettiva futura, il ruolo delle farmacie nella campagna di vaccinazione diventerà sempre più importante. (Fanpage.it)

La notizia riportata su altri giornali

Invece gli under 60 che hanno ricevuto il VaxZevria devono ricevere la seconda dose oppure è come non essersi sottoposti al vaccino, perché la copertura offerta dalla sola prima dose non basta. (Sputnik Italia)

Continua a calare la pressione sulle strutture ospedaliere: i ricoverati con sintomi sono 132 in meno, contro i -77 di ieri (3.333 l'a nuovi casi di Covid in Italia risalgono sopra quota mille: sono 1.255, a fronte dei 907 delle 24 ore precedenti. (Yahoo Notizie)

"Andare in uno dei centri per i vaccini è diventato ancora più importante. I lavoratori del settore teatrale, ad esempio, denunciano che se il blocco dovesse durare ancora molte compagnie non potranno più alzare il sipario (Euronews Italiano)

Creare lo scandalo raccontando di un paziente contagiato dal Covid il giorno dopo il vaccino significa fare gli splendidi con la disinformazione, e ci sarebbe poco di cui vantarsi Rafael Taibo si era vaccinato il 21 maggio e nel giorno 22 aveva già accusato i primi sintomi. (Bufale.net)

Una volta selezionata, si apre l’agenda della singola farmacia con la disponibilità degli orari e, a quel punto, si può prenotare l’appuntamento. Ringraziamo pertanto Federfarma e Assofarm per aver aderito alla nostra proposta di arruolare anche i farmacisti nell’esercito dei vaccinatori». (La Nuova Provincia - Asti)

La decisione di rendere obbligatori i vaccini per questa categoria è comunque controversa. Secondo dati ufficiali del servizio sanitario nazionale, il tasso di vaccinazione del personale delle case di riposo non è abbastanza alto: al 6 giugno l'84% dello staff aveva ricevuto una dose e il 69% era completamente immunizzato. (Adnkronos)