Berlusconi al Colle? Letta: “Divisivo”. Salvini: “In forma”. Renzi: “Anche un nome di destra, ma non lui” - L'Unione Sarda.it

L'Unione Sarda.it INTERNO

Il mio impegno è che il centrodestra sia unito da qui all'elezione del presidente della Repubblica e poi oltre".

Anche Matteo Renzi fa la sua analisi: “Un candidato di centrodestra può ottenere un consenso di parte del M5s e del Pd, che non lo ha escluso.

Ma il centrodestra – ha avvisato Renzi - "deve portare un nome diverso da quello di Silvio Berlusconi

“Berlusconi può piacere o non piacere ma è stato eletto tre volte dagli italiani per fare il presidente del Consiglio”, ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini (L'Unione Sarda.it)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Per tutto questo serve un accordo tra tutte le forze di maggioranza, serve un largo patto di legislatura, ognuno deve fare un gesto di coraggio e generosità verso il paese, un gesto che verrà ripagata dal paese. (Sardegna Reporter)

Vista - "E' una scelta profondamente sbagliata quella del centrodestra di candidare il capo politico più divisivo che c'è. / Youtube Pd Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev (AGI - Agenzia Giornalistica Italia)

"Per il suo lavoro era già appassionato di politica prima ancora di entrarvi. (Alexander Jakhnagiev) (il Giornale)

Così facendo, il vertice del Nazareno continua per la sua strada che è fatta di veti e di negazione della realtà numerica. Poi la presunzione sul fatto che il centrodestra non abbia un "diritto di precedenza" per l'espressione del prossimo presidente della Repubblica. (ilGiornale.it)

Durante la direzione del Partito Democratico il segretario Enrico Letta ferma le ambizioni del centrodestra che indica Berlusconi come candidato a Presidente della Repubblica: "Non ha diritto di indicare un nome, non ha i numeri in Parlamento. (Repubblica TV)

Il fatto che nel 2022 il centrodestra candidi Silvio Berlusconi alla presidenza della Repubblica rende la notizia importante per tutto il mondo. Enrico Letta detta la linea del Pd a ormai nove giorni dalla convocazione dei Grandi elettori per l'elezione del capo dello Stato. (Avvenire)