Il 56° rapporto del Censis dipinge un'Italia latente, malinconica e in attesa

Start Magazine INTERNO

Come stanno gli italiani secondo il Censis. L’intervento di Francesco Provinciali La lettura dello stato sociale del Paese con gli occhiali del Censis è da sempre decisiva per cogliere le tendenze di breve-medio periodo in atto: quella attuale segna una radicale discontinuità rispetto al passato, si potrebbe affermare che siamo alle soglie di una nuova era. L’incidenza negativa della fase di stagnazione e di recessione modifica gli stili di vita. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma l’incidenza del finanziamento del Sistema sanitario nazionale scenderà al 6,2% del Pil nel 2024 (era il 7,3% nel 2020). (il Fatto Nisseno)

Il cinquantaseiesimo rapporto del Censis – che ogni anno è uno degli “atti” più significativi della sociologia italiana – ci racconta di una società rassegnata e delusa ma con diverse buone idee. Delusa soprattutto dal fallimento del populismo, che aveva sollevato furiose speranze e si è afflosciato nel nulla. (Il Riformista)

Non crediamo più di poter migliorare il nostro futuro, siamo diventati «malinconici», spaventati dagli eventi globali sempre più prossimi che possono inaspettatamente compromettere presente e futuro. Mentre i nostri giovani sono stanchi perfino delle sirene degli «influencer» (ritenuti gente «senza competenze certe»). (L'Eco di Bergamo)

A lanciare l'allarme è il Censis con il 56esimo Rapporto sulla situazione sociale del Paese che evidenzia gli impatti della denatalità anche sul sistema dell'istruzione italiano. Oltre 400mila studenti in meno negli ultimi cinque anni e la prospettiva di arrivare, nel 2042, a 1,7 milioni di alunni in meno che vanno a scuola rispetto al 2022. (ilGiornale.it)

L’87,8% degli italiani odia il gap tra i salari dei manager e quelli dei dipendenti, mentre l’86,6% non tollera gli eccessi, i jet privati, le auto costose ed i bonus dei top manager. Dal nuovo rapporto Censis emerge la descrizione di un popolo italiano malinconico e spaventato dagli eventi globali. (Nicola Porro)

Nel Paese c’è una spiccata tendenza all’invecchiamento e all’impoverimento. Non crediamo più di poter migliorare il nostro futuro, siamo diventati «malinconici», spaventati dagli eventi globali sempre più prossimi che possono inaspettatamente compromettere presente e futuro. (L'Eco di Bergamo)