Z (comme Zelensky)

Il presidente ucraino s’è affacciato in collegamento video da Kiev alla cerimonia di inaugurazione del 75° Festival di Cannes.

Anzi no, ci dice Cannes, dobbiamo stare a guardare. “Sono sicuro che il dittatore perderà”.

Un cortocircuito all’ultima lettera dell’alfabeto, Z come Zelensky, zombie e propaganda russa, che ci ricorda come il cinema sia uno sguardo sul mondo, ma il mondo sovente ricambi il favore

lo zombie movie di Michel Hazanavicius che ha cambiato il titolo originario Z (comme Z) su richiesta dell’istituto ucraino di cultura perché la Z è diventata simbolo della propaganda bellica russa. (cinematografo.it)

Ne parlano anche altre fonti

Sul tappeto rosso hanno sfilato abiti degni dell'occasione, ma non solo: a balzare agli occhi sono stati anche i gioielli indossati dalle ospiti della serata. A partire da Julianne Moore con una collana di Bulgari "Tributo a Parigi" realizzata in platino, smeraldi e diamanti e caratterizzata dallo smeraldo centrale da 35,53 carati. (la Repubblica)

"Continueremo a lottare, perché non abbiamo altra scelta che combattere per la libertà" ha detto. (askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina. (Tiscali Notizie)

La frase pronunciata da Zelensky, com’è noto, è tratta dalla pellicola di culto Apocalypse Now, che proprio a Cannes vinse nel 1979 l’ambita Palma d’oro. Ma intervenendo a sorpresa al Festival di Cannes, Volodymyr Zelensky ha deciso di cambiare registro, andando piuttosto sul tragico: «Amo l’odore del napalm al mattino», è la macabra frase con cui si presenta alla platea del Palais des Festivals et des Congrès. (Il Primato Nazionale)

Vita e recitazione, attualità e desideri, finzione e realtà, guerra e glamour, intrattenimento e coscienza, politica e comunicazione, si intrecciano in questo intervento alla cerimonia. La giusta campagna di Zelenskyj per trovare solidarietà continua, e gli Anni Venti del XXI secolo ci vedono connessi in tempo reale e in modo ubiquo alla guerra in corso. (BergamoNews.it)

«Serve un nuovo Chaplin che dimostri che il cinema di oggi non è muto». «L'odio alla fine scomparirà e i dittatori moriranno. (ilmattino.it)

Immagini: presidenza ucraina. (Unioneonline/v.l.) Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina. (L'Unione Sarda.it)