Torna il red carpet di Cannes. Con Margherita Buy, Jasmine Trinca, Bebe Vio

Un immancabile red carpet e un numero di presenze tornate simili a quelle del periodo pre-pandemia, ma anche attenzione per il conflitto in corso in Ucraina.

Zelensky si è rifatto ancora alle evocazioni cinematografiche "Mi piace l'odore del napalm al mattino", ha detto citando Apocalypse Now

Tra le celebrità che hanno sfilato sul tappeto rosso della Croisette: Julianne Moore, Eva Longoria, Deepika Padkone, Noomi Rapace, Forest Whitaker, Rossy de Palma, Margherita Buy, Édgar Ramírez, Jasmine Trinca, Vincent Lindon e l'atleta Bebe Vio. (L'HuffPost)

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"Continueremo a lottare, perché non abbiamo altra scelta che combattere per la libertà". Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina. (L'Unione Sarda.it)

Sul tappeto rosso hanno sfilato abiti degni dell'occasione, ma non solo: a balzare agli occhi sono stati anche i gioielli indossati dalle ospiti della serata. e con gli arrivi delle prime star nella cittadina francese per partecipare al Festival, giunto alla sua 75° edizione. (la Repubblica)

Lo ha detto il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky nel collegamento con la cerimonia di apertura del Festival di Cannes, accolto da una ovazione. Nel suo intervento Zelensky ha citato capolavori della storia del cinema come “Il Grande Dittatore” e “Apocalypse Now”. (ilmattino.it)

(askanews) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso la parola all'inaugurazione del Festival di Cannes riferendosi al film di Charlie Chaplin, "Il dittatore", per invitare il cinema a non "tacere" di fronte all'attacco russo all'Ucraina. (Tiscali Notizie)

Ma il presidente ucraino, nella sua voglia di impressione l’uditorio, non si è limitato al colonnello Kurtz impersonato da Marlon Brando La frase pronunciata da Zelensky, com’è noto, è tratta dalla pellicola di culto Apocalypse Now, che proprio a Cannes vinse nel 1979 l’ambita Palma d’oro. (Il Primato Nazionale)

“Il mondo è scritto in una lingua incomprensibile e il cinema ci aiuta a tradurla” ha esordito Virginie Efira, l’attrice che ha condotto la serata. La giusta campagna di Zelenskyj per trovare solidarietà continua, e gli Anni Venti del XXI secolo ci vedono connessi in tempo reale e in modo ubiquo alla guerra in corso. (BergamoNews.it)