Sheva ricorda il trauma di Istanbul: "Mi svegliavo di notte urlando"

La Gazzetta dello Sport SPORT

Sul "trauma" di Istanbul: "Nei primi tre mesi dopo quella sconfitta così acida mi svegliavo gridando nella notte e cominciavo a pensarci.

Ricordo che mi sono passato la lingua sul labbro, e mi sono reso conto che avevo la bocca completamente secca.

Avevano una sola chance su 100, ci si sono aggrappati con tutte le forze che avevano

Una volta che hai deciso dove tirare, non importa cosa fa Buffon, non importa niente, basta non cambiare idea. (La Gazzetta dello Sport)

Ne parlano anche altre fonti

Mi avevano preso all’accademia della Dinamo Kiev, mi sembrava di cominciare a vivere un sogno. Tanta scuola e sport ovunque (Calcio News 24)

Mi capita di pensarci ancora oggi che sono passati sedici anni. Sulla sconfitta di Istanbul col Liverpool. "La ferita sanguina ancora. (Fantacalcio ®)

Una volta che hai deciso dove tirare, non importa cosa fa Buffon, non importa niente, basta non cambiare idea". Ho fissato l’arbitro, perché il rumore dei tifosi copriva tutto e non avevo sentito il fischio (ilGiornale.it)

Adesso che sono allenatore, penso che forse avremmo dovuto spezzare quei maledetti sei minuti in cui ci fecero tre gol (TUTTO mercato WEB)

Nei primi tre mesi dopo quella sconfitta mi svegliavo gridando nella notte e cominciavo a pensarci. (Calciomercato.com)

Curioso aneddoto raccontato dall'ex calciatore ucraino: "Avevo 12 anni e ci fecero disputare un torneo in una città che si chiama Agropoli". Ricordo di aver pensato che un giorno mi sarebbe piaciuto tornarci", ha raccontato l'ex campione ucraino (AreaNapoli.it)