Shevchenko: "Istanbul è una ferita che sanguina ancora oggi"

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Nell’intervista rilasciata a ‘7’, il magazine del Corriere della Sera, Andriy Shevchenko ha parlato anche della sconfitta nella finale di Champions League del 2005 contro il Liverpool.

Mi capita di pensarci ancora oggi che sono passati sedici anni

Nei primi tre mesi dopo quella sconfitta così acida mi svegliavo gridando nella notte e cominciavo a pensarci.

Paolo Maldini fu il primo a dire di fare attenzione, che il Liverpool non avrebbe mollato, anche se era sotto 0-3. (Milan News)

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Paolo Maldini fu il primo a dire di fare attenzione, che il Liverpool non avrebbe mollato, anche se era sotto 0-3. Sulla sconfitta di Istanbul col Liverpool. "La ferita sanguina ancora. (Fantacalcio ®)

Adesso che sono allenatore, penso che forse avremmo dovuto spezzare quei maledetti sei minuti in cui ci fecero tre gol (TUTTO mercato WEB)

Andrij Shevchenko ha raccontato un aneddoto della sua infanzia relativo all’esplosione del reattore di Chernobyl. Andrij Shevchenko, ex attaccante del Milan e ora c.t. Mi avevano preso all’accademia della Dinamo Kiev, mi sembrava di cominciare a vivere un sogno. (Calcio News 24)

In un'intervista a 7, il magazine del Corriere della Sera, Andryi Shevchenko ha ricordato alcuni momenti della sua carriera da calciatore al Milan, come la clamorosa sconfitta in finale di Champions League contro il Liverpool di Istanbul: ​"La ferita sanguina ancora, scrissero che tra il primo e il secondo tempo ci lasciammo andare a festeggiamenti anticipati, tutte balle. (Calciomercato.com)

L'attuale commissario tecnico dell'Ucraina fu decisivo con il rigore finale che diede la vittoria ai rossoneri. Andrij Shevchenko ha scritto pagine importanti della storia del Milan ed è stato uno dei grandi protagonisti della conquista della Champions League nel 2003 ai danni della Juventus nella famosa finale di Manchester. (ilGiornale.it)

Avevo 12 anni e ci fecero disputare un torneo in una città che si chiama Agropoli. Arrivavano pullman da tutta l’Urss, caricavano i giovani tra i 6 e i 15 anni e li portavano via. (AreaNapoli.it)