Clerici e l'ammirazione per Lenglen: desiderata e brava, la diva dei misteri

la Repubblica INTERNO

C'era una volta una tennista francese che si chiamava Suzanne Lenglen.

Ha scritto di lei in un articolo uscito su Repubblica il 28 febbraio 1994 e che oggi ripubblichiamo.

Ammirava una tennista che non aveva mai visto giocare dal vivo, Gianni Clerici, scomparso il 6 giugno 2022 a 91 anni.

Aveva vinto 5 Wimbledon, per poi morire ancor giovane di leucemia

(la Repubblica)

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Ecco, solo Gianni Clerici poteva dire una cosa del genere (ce ne sono centomila di questo tipo), solo lui era capace di condurre una disamina tecnica sull’impugnatura di Pete Sampras infilandoci Flaubert. (Tennis Fever)

Ha scritto e raccontato per tutta la vita gli Slam, le Olimpiadi, tutti i grandi tornei di tennis al mondo e i loro personaggi. Avrebbe compiuto 92 anni il prossimo luglio, ma per tutti gli amanti della racchetta Clerici è semplicemente immortale. (LiveTennis.it)

La sua prosa e la sua voce hanno accompagnato per più di sessant'anni intere generazioni di appassionati del nostro sport e le hanno fatte sognare. (Liberoquotidiano.it)

Gianni Clerici il tennis lo ha raccontato come nessuno, ma anche reinventato. Oppure era un "peplum" abitato da Venere (Williams), Minerva (Hingis) e Giunone (Davenport). (IL GIORNO)

Così diversi, ma in fondo così uguali nell’essere, ognuno a modo suo, grandi protagonisti Lui aveva un carattere molto diverso da Giampiero Galeazzi, ricordo una volta a Milano, finale di Coppa Davis, che “Bisteccone” voleva dire a tutti i costi una barzelletta in sala stampa, Clerici prima si arrabbiò un po’, poi invitò tutti ad ascoltarla. (CorriereRomagna)

Gianni Clerici nella Hall of Fame di Newport, luglio 2006: le motivazioni. “Nato in Italia nel 1930, Gianni Clerici è un affermato giornalista, commentatore e scrittore; ha seguito il circuito del grande tennis per oltre 40 anni. (SuperTennis)