È nata la nuova Ilva: Acciaierie d’Italia

TarantoBuonaSera.it ECONOMIA

Col secondo step “la partecipazione di Invitalia nel capitale sociale di Acciaierie d’Italia salirebbe al 60%”, mentre ArcelorMittal dovrebbe investire fino a Euro 70 milioni per mantenere una partecipazione pari al 40% e il controllo congiunto sulla società.

La società a controllo congiunto AM InvestCo Italy si chiamerà Acciaierie d’Italia Holding e la sua principale controllata operativa ArcelorMittal Italia assumerà la denominazione Acciaierie d’Italia”. (TarantoBuonaSera.it)

Ne parlano anche altre fonti

Resta comunque sintonizzato su siderweb: organizziamo eventi, focus ai quali partecipano operatori italiani e stranieri, momenti nei quali ci si confronta per capire quale direzione stanno prendendo i mercati. (Siderweb)

Bernabè verso la presidenza di Acciaierie d’Italia. Il presidente dello Ionian Shipping Consortium Luigi Guida commenta la sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte di Invitalia finalizzata all’avvio di una nuova fase di sviluppo ecosostenibile dell’ex Ilva di Taranto (TarantoBuonaSera.it)

La società a controllo congiunto AM InvestCo Italy sarà rinominata Acciaierie d’Italia Holding e la sua principale controllata operativa ArcelorMittal Italia sarà rinominata Acciaierie d’Italia». ArcelorMittal ha annunciato in una nota di avere «perfezionato, in data odierna, un accordo di investimento con Invitalia, una società controllata dallo Stato italiano, formando una partnership pubblico-privata tra le parti. (Siderweb)

Lo Stato entra nella nuova società che gestirà l'acciaieria più grande d'Europa: 400 milioni di investimento di Invitalia in accordo con Arcelor Mittal. Al termine dell’operazione, Invitalia sarà l’azionista di maggioranza con il 60% del capitale della società, avendo Arcelor Mittal il 40% (Wired.it)

Intanto battaglia al Senato sullo scudo penale; la siderurgia classificata come settore strategico. Per leggere subito online basta abbonarsi ad un prezzo lancio (TarantoBuonaSera.it)

Conte: ‘Inaccettabile essere licenziati per un post su Facebook’ ‘Vicinanza a Taranto e comunità, mi auguro che azienda riveda decisione e reintegri lavoratore’. È inaccettabile essere licenziati per un post su Facebook, in particolare nel modo toccato a Riccardo Cristello, operaio dell’ex Ilva, anche se i toni e le parole da lui usati possono essere discutibili. (Blunote)