Toti arrestato, lo spettro delle elezioni anticipate in Liguria: cosa potrebbe succedere

Toti arrestato, lo spettro delle elezioni anticipate in Liguria: cosa potrebbe succedere
Sky Tg24 INTERNO

Il governatore è agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione e atti contrari ai doveri d’ufficio: domani l’interrogatorio di garanzia. I vertici politici dei partiti di centrodestra sostengono la giunta regionale, ora guidata dal reggente Alessandro Piana, e non intendono chiedere le dimissioni di Toti che causerebbero la caduta della giunta e del consiglio e il ritorno alle urne un anno prima del previsto ascolta articolo "Le forme hanno potuto indurre equivoci ma in realtà non hanno mai sconfinato in nulla di illecito". (Sky Tg24 )

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E adesso è tutto un mescolarsi di civismo e orgoglio, «a leggere di Genova e della Liguria finite sulle prime pagine del mondo in questo modo», sospira Matteo Bassetti, l’infettivologo dell’ospedale San Martino «e magari fosse un virus perché ci sarebbe un vaccino». (Corriere Roma)

Signorini dunque non rispondendo alle domande del giudice resterà in carcere. Toti: “Tangenti? No, governavo” Paolo Emilio Signorin… (La Stampa)

Oltre trecento persone, tra cui molti studenti, segreterie di partito e comitati cittadini, hanno risposto all'appello dell'associazione civica Genova che osa, che ha indetto una manifestazione in piazza De Ferrari a Genova per chiedere le dimissioni del presidente della Liguria Giovanni Toti, arrestato martedì con l'accusa di corruzione per l'esercizio della funzione e per atti contrari a doveri d'ufficio, nonché di corruzione elettorale. (Il Messaggero Veneto)

A Sanremo si vota e inizia il fuggi-fuggi da Toti: liti e accuse tra i due candidati moderati. “Il governatore appoggia lui”. “No, non è vero”

. C'è anche l'ipotesi di finanziamento illecito nella indagine della Procura di Genova sul 'sistema Toti' il governatore della Liguria agli arresti domiciliari da martedì scorso. (Il Messaggero Veneto)

È fissato per stamattina alle 11, nel carcere di Marassi, l'interrogatorio di garanzia di Paolo Emilio Signorini. Non come dieci anni fa, quando l'allora capo del Dipe (il braccio operativo del Cipe) aveva schivato le accuse connesse allo scandalo Mose, comparendo però ugualmente nelle carte dell'inchiesta di Venezia: pare di capire che il suo punto debole, all'epoca come adesso, sia sempre stato la passione per il lusso, possibilmente pagato dagli altri. (ilgazzettino.it)

Se infatti il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Matteo Rosso, a poche ore dal blitz che ha portato il presidente della Regione Liguria ai domiciliari, si era limitato a evocare amichevolmente e indirettamente l’ipotesi di elezioni anticipate, in quanto Toti “magari per difendersi in modo più sereno preferisce dimettersi e cade tutto”, nella città dei fiori i toni sono espliciti. (Il Fatto Quotidiano)